Primo Maggio, sindacati a Rosarno Napolitano: "Non mortificare il lavoro"
Ci
sono tante periferie delle città industriali del nord dove i bambini
“sono costretti a lavorare in schiavitù”. Così il segretario generale
della Cgil, Guglielmo Epifani, per sottolineare che il fenomeno non
appartiene solo a Rosarno. “Siamo stati a Foggia, a Bari, a
Castelvolturno per parlare contro la schiavitù – ha sottolineato – ma
non si pensi che riguardi solo il Mezzogiorno”.
Lavoro,
legalità e solidarietà: sono i tre temi al centro anche della
manifestazione regionale organizzata oggi a Bergamo da Cgil, Cisl e Uil
per celebrare il Primo Maggio. Circa quattromila persone, secondo gli
organizzatori, hanno preso parte al corteo, che si è snodato da
piazzale Marconi lungo le vie del centro cittadino, per concludersi in
piazza Vittorio Veneto, dove hanno preso la parola i segretari
regionali dei tre sindacati.
Call
center è divenuto emblema e
quasi sinonimo di lavoro precario e di unico possibile ripiego e il
presidente della Repubblica ne parla in occasione della Festa del
lavoro e si rivolge a “chi non riesce a veder valorizzato il proprio
talento e i propri titoli di studio”. “Ho sempre in mente – confessa
Napolitano – le condizioni e le ansie di questi lavoratori. Sono vicino
a loro, penso a loro quando, nell’ambito del mio ruolo che non è di
governo, mi esprimo sui temi della politica economica e sociale”
Atto
vandalico a Udine, in pieno centro, contro una iniziativa di
sensibilizzazione sulle ‘morti bianche’. Nella notte infatti ignoti
hanno distrutto diversi manichini ‘rivestiti’ con tute blu che il
fotografo Angelico Benvenuto aveva piazzato in via Paolo Sarpi “proprio
per far riflettere la gente, in questo primo maggio, sulle morti sul
lavoro”.
“Occorre
un rinnovato impegno per
contrastare in tempi di crisi l’estensione dell’economia sommersa, con
tutto il suo corredo di illegalità e di effetti perversi e per
disboscarla sistematicamente ed energicamente”, ha detto il presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano
Circa
30 mila persone – secondo gli
organizzatori – hanno preso parte alla manifestazione del Primo Maggio
a Milano, intitolata a ‘Lavoro, legalita’ e solidarietà, organizzata da
Cigl, Cisl e Uil. Il corteo è partito poco prima delle 10 dai Bastioni
di Porta Venezia e dopo aver attraversato il centro è giunto in piazza
Duomo dove si è tenuto il comizio conclusivo.
“Liberare
il lavoro per liberare i lavori e dunque produrre le condizioni per
maggiori e migliori posti di lavoro. E’ su queste basi che intendiamo
avviare nei prossimi mesi un piano triennale per il lavoro”. Lo ha
detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, intervenendo alle
celebrazioni della Festa del lavoro al Quirinale.
“Il lavoro nero lo si combatte uniti” dice il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti
“I
fenomeni di sfruttamento schiavistico del lavoro degli immigrati, di
ostentata e violenta illegalità a fini di manipolazioni per il mercato
del lavoro sono intollerabili in un Paese civile, nell’Italia
democratica, e vanno stroncati con ogni energia”, ha detto il
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Il
mondo e il valore del lavoro recentemente hanno conosciuto nel nostro
Paese “ingiuste mortificazioni, in tempi recenti”, ha detto il
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ricordando che
“l’articolo 1 della nostra Costituzione pone il lavoro a fondamento
della Repubblica e non si tratta di un residuato post-bellico di
singolare marca italiana. Quel valore – ha aggiunto – è la chiave
dell’economica sociale di mercato cui la più recente e attuale Carta di
principi e di indirizzi dell’Unione Europea, il Trattato di Lisbona,
ancora il progetto dell’Europa unita”.
‘Ancora
una volta il sindacato italiano ritrova unita’ sui grandi temi: lavoro,
diritti, precarietà e disoccupazione. Se ci si batte insieme siamo più
forti”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani
A
crisi economica in atto “è difficile
e durerà” ancora a lungo. “Chiediamo al governo di fare di più: serve
una politica per lo sviluppo e la crescita. E la smettano di cancellare
il Mezzogiorno dai proprio interessi e dalle proprie politiche” dice
Guglielmo Epifani, dal palco della manifestazione a Rosarno.
E’
partito a Pomigliano d’Arco il corteo del 1 maggio dell’Ugl per
chiedere “più occupazione contro la crisi” e per sensibilizzare
l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sui temi del
Mezzogiorno, dello sviluppo, della legalità e della sicurezza.
“Siamo
qui perchè la legalità rappresenta il nostro futuro. Mafiosi, andate
via da Rosarno e dalla Calabria”. Lo dice Maria, 16 anni, una dei tanti
studenti (un centinaio circa) che ha partecipato alla manifestazione
nazionale per il Primo Maggio, organizzata a Rosarno da Cgil, Cisl e
Uil.
Non
un lavoro qualsiasi “ma un lavoro “decente”, “stabile”, sia per i
giovani sia per chi il lavoro lo ha perso, “un lavoro a misura della
propria umanità, delle giuste esigenze dei propri familiari, delle
persone di cui hanno responsabilità “. E’ questa l’esortazione che
l’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, rivolge nel
giorno della festa dei lavoratori, unita ad un appello alla
“solidarietà “, a ripartire equamente la riduzione del lavoro.
A
Rosarno gli immigrati presenti non sono molti, spiega un manifestante
dell’associazione nazionale ‘oltre le frontiere’ “perchè hanno paura.
Hanno tentato di portare gli immigrati presenti a gennaio ma la gran
parte di questi non è voluto venire per paura”. Un ragazzo di colore,
che ha sfilato in fondo al corteo, ha detto: “sono voluto venire lo
stesso, ma non voglio farmi notare perchè ho paura di essere
riconosciuto”.
Applausi
ed incitamenti per Pier Luigi Bersani, il leader del Pd oggi a Empoli
per la manifestazione del Primo Maggio. Ma tanti applausi ed
incoraggiamenti sono venuti da iscritti al partito che hanno condiviso
le parole dette dal segretario ad Annozero, dove ha difeso il Pd dagli
attacchi che vengono da sinistra definiti come “fuoco amico”
Sono circa 15 mila i partecipanti alla manifestazione nazionale per il Primo maggio che si sta svolgendo a Rosarno.
Il corteo dei lavoratori è arrivato a destinazione. Fra poco si svolgeranno i comizi dei tre leader sindacali
“Oggi
deve arrivare al governo un messaggio chiaro: vuoi parlare di lavoro?”.
Lo ha detto Pier Luigi Bersani, segretario nazionale del Pd, appena
arrivato ad Empoli per la manifestazione del Primo Maggi
Il
segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, incalza il governo
chiedendo di “cominciare a fare sul serio le riforme”che devono
riguardare il fisco e il costo eccessivo della politica.
Un
bonus alle imprese per le assunzioni di giovani, donne e
ultracinquantenni.
E’ la proposta del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, il
quale ha chiesto al Governo centrale, alle Regioni e ai Comuni uno
“sforzo inusuale” sui temi dell’occupazione.
Un
camion con altoparlanti che diffonde musica, in particolare canzoni
partigiane, apre a Milano il corteo dei sindacati Confederali
Cgil-Cils-Uil per il primo maggio. La manifestazione, che prende il via
da Porta Venezia e si concluderà in piazza del Duomo con i comizi dei
segretari regionali, è incentrata sulla difesa del lavoro e sul
superamento della precarietà.
Un
piano straordinario per il lavoro. lo chiede il segretario generale
della Cgil, Guglielmo Epifani, secondo il quale nei prossimi anni si
prospetta una ripresa “senza occupazione”.
Negozi
aperti a Rosarno. Un’ordinanza del comune diffusa a tutti gli esercenti
ha tuttavia vietato la vendita di alcolici, superalcolici e bottiglie
id vetro.
Silvio
Berlusconi ha lasciato questa mattina presto palazzo Grazioli per
recarsi ad Arcore dove trascorrerà la festività del Primo maggio.
“Se dovessimo dividerci dai tanti amici immigrati, l’Italia si fermerebbe”. Lo ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni
partito a Rosarno il corteo organizzato per la manifestazione nazionale
del Primo maggio di Cgil, Cisl e Uil. Il corteo si è mosso dall’ex
Rognetta, la fabbrica che fino a gennaio scorso ospitava gli immigrati
africani allontanati dopo la rivolta del gennaio scorso e la successiva
reazione di una parte degli abitanti del paese, con pestaggi e
ferimenti ai danni degli extracomunitari.
Il corteo, alla fine del suo percorso raggiungerà piazza Giuseppe
Valarioti.