Pronta una manifestazione “shock” contro il ticket sui bisogni in metropolitana dove anche andare in bagno costa caro
Pronta una manifestazione ironica e shock contro l’istituzione del ticket sui bisogni fisiologici degli utenti nella Metropolitana di Napoli. Volontari di Noi Consumatori distribuiranno contenitori e buste per i bisogni fisiologici a bambini, giovani, anziani e disabili impossibilitati a servirsi dei bagni pubblici della Metropolitana e costretti in caso di urgenza a trovare ogni utile rimedio.
”Oramai a Napoli per i bisogni in metropolitana o paghi o eviti, si legge in una nota di denuncia del Movimento Noi Consumatori che definisce il nuovo ticket per chi volesse servirsi della toilette in metropolitana, come ”ennesimo paradosso e beffa a danno dei consumatori, degli invalidi e soprattutto degli anziani”. Pronte migliaia di cause per il rimborso del costo del biglietto e dell’abbonamento che non prevedono l’utilizzo dei bagni, richieste di risarcimento danni e un ricorso d’urgenza contro la società Metronapoli per l’eliminazione del ticket sui bisogni e il ripristino dei bagni pubblici, decisione maturata in seguito ai reclami di cittadini scandalizzati, dichiara il presidente del movimento Angelo Pisani, che dice: ”Ora nella metropolitana di Napoli fare pipì costa caro e potrebbe divenire impossibile in mancanza di spiccioli. Gli utenti, infatti, devono pagare un costo aggiuntivo di 20 centesimi (le vecchie 500 lire); i servizi invece dovrebbero essere compresi nel costo del biglietto o dell’abbonamento. La legge del resto prevede l’obbligo dei servizi igienici per l’apertura e il funzionamento degli esercizi pubblici”.
Ancora più paradossale, prosegue Pisani, della stessa ‘gabella’, l’imposizione di Metronapoli, la circostanza relativa all’obbligo di poter inserire solo una moneta da 20 centesimi per poter aprire le porte automatiche dei bagni, ”la cassa automatica non dà resto e in mancanza di monete e della volontà di rimetterci anche due euro, lo sfortunato utente deve invece soltanto rinunciare”.
Secondo Noi consumatori, il livello di civiltà di una città e dei suoi abitanti si valuta proprio dal rispetto per bisogni primari dei cittadini e la tutela dello stato di salute dei bambini, anziani e invalidi, necessità e aspettative che a Napoli vengono mortificate e ignorate proprio dalla pubblica amministrazione e dalle società ad essa convenzionate.