Psicosi da batterio killer, scoppia anche in Italia
Allarme batterio killer, anche in Italia è psicosi. La Commissione europea ha indetto per domani una riunione straordinaria del Comitato di gestione per valutare le misure in grado di affrontare la crisi nel settore ortofrutticolo. Al momento per il nostro ministro della Salute Ferruccio Fazio non ci sono conferme ufficiali sulle cause del batterio che sta scatenando il panico. “Al di là di focalizzarsi su quelli che sono i singoli vegetali, poiché si tratta di situazioni locali – sostiene Fazio -, conviene fare un approfondimento e, come chiedono i nostri tavoli tecnici, fare una focalizzazione su quelle che sono le condizioni non solo di produzione ma anche di confezionamento”. “Da Nord a Sud gli italiani stanno cominciando a cambiare radicalmente abitudini alimentari a scopo cautelativo – afferma Angelo Pisani, presidente di NoiConsumatori -. Prevediamo, dunque, un forte calo dell’andamento dei consumi soprattutto nel settore ortofrutticolo che rischia di provocare gravi danni economici nonostante il Ministro Fazio abbia rassicurato i cittadini sull’assoluta assenza di rischi derivanti dal consumo di frutta e verdura italiana ed abbia rafforzato i controlli dei Nas. Sulla base di quanto le autorità stanno facendo, a nostro avviso l’unico accorgimento che la popolazione deve prendere è quello di assicurarsi di acquistare frutta e verdura provenienti da campi e coltivazioni italiane. Accertarsi delle etichette ed osservare le basilari regole igieniche è un atteggiamento coscienzioso capace di scongiurare qualsiasi psicosi e allarmismo collettivo in Italia”. “Siamo anche convinti, però – continua Pisani – , che dinnanzi a questa delicata situazione i consumatori sentano comunque il bisogno di maggiori certezze e di trasparenza d’informazione soprattutto quando la tendenza è quella di cedere al panico diffuso nel momento in cui dagli altri paesi europei arrivano cattive notizie – continua Pisani -. Oltre all’operato ed alle verifiche delle autorità, quindi, nel nostro Paese serve un organo specifico che presieda i controlli e le analisi e che si adoperi esclusivamente per la divulgazione diretta e pubblica dei riscontri ottenuti. Insomma, un organo creato ad hoc che agisca in funzione dei cittadini in materia di alimentazione e salute”.