Pubblicità ingannevole, l’Antitrust multa la Danone, Pisani: “Consumatori presi in giro, urgono maggiori controlli”
L’Antitrust ha deciso di multare
Sotto l’occhio del mirino finisce “l’utilizzo di indicazioni che inducono il consumatore in errore rispetto alla effettiva necessità di assumere il prodotto, sulle caratteristiche del prodotto stesso e sulla collaborazione promossa”.
“I messaggi oggetto di analisi – spiega l’Antitrust – sono sostanzialmente finalizzati a evidenziare l’insufficiente assunzione di calcio in larga parte della popolazione femminile italiana, attraverso l’indicazione dell’adozione di un comportamento salutisticamente più confacente alle necessità del campione a riferimento — l’assunzione di un vasetto di yogurt al giorno è in grado di garantire il 50% del calcio quotidiano raccomandato — che viene rappresentato come cifra distintiva dell’operatore e caratterizzante anche il prodotto che lo stesso commercializza. Tale caratteristica è rafforzata presentando come insufficiente l’apporto di calcio di numerosi alimenti comuni che contengono, in maggior misura, il nutriente calcio (ossia il formaggio e il latte), nonché aumentando la credibilità e scientificità del prodotto attraverso l’endorsement con il Policlinico Gemelli”.
Il messaggio è stato quindi ritenuto ingannevole sotto quattro diversi profili. Uno riguarda la prospettata carenza di calcio di “due donne su tre”. L’altra le caratteristiche vantate del prodotto, quali capaci di soddisfare la carenza di calcio, la comparazione di alimenti di consumo quotidiano e la partnership, non specificata bene, col Policlinico Gemelli.
“Fare attenzione a quanto ci propina la tv – commentato il presidente dell’associazione NoiConsumatori, l’avvocato Angelo Pisani -. Molti sono gli esempi di messaggi scorretti ed ingannevoli da parte di numerose aziende note che per spingere l’acquirente a comprare i propri prodotti estremizzano ed ingigantiscono proprietà alimentari che di sicuro non sono attinenti e veritiere con le caratteriste vere del prodotto. E’ sempre bene affidarsi al medico in caso di carenze e problemi di salute, quelle più affidabili in assoluto. Per la tutela dei consumatori urgono maggiori misure di controllo e vigilanza per bloccare chi con pratiche scorrette ed ingannevoli si prende gioco dei cittadini, talvolta usando per i propri spot personaggi famosi a garanzia dell’efficacia del prodotto”.
"Strategie di mercato"? Il consumatore medio, che non sa cosa è un dispositivo medico, spesso, acquista un integratore alimentare di erbe e piante medicinali credendo di acquistare un farmaco, perché sulla confezione trova, come "strategia di mercato", il termine “medico” e non “alimentare”. Maggiori informazioni http://www.youtube.com/watch?v=gcKUCWcHxPI (cercando “integratori alimentari e dispositivi medici” su YouTube).