Pulizie con islamici? Lega dice no
La Lega Nord del Trentino che ha chiesto ufficialmente al presidente del Consiglio provinciale di Trento, Gianni Kessler, di allontanare dagli uffici leghisti l’attuale donna delle pulizie, “di fede islamica”
adducendo presunti motivi di sicurezza. Ma il presidente ha
immediatamente replicato all’interpellenza: “Non mi passa per la testa
di adottare un provvedimento del genere”.
Giovanni
Kessler, in una intervista rilasciata al TG 3 della Rai di Bolzano, ha
risposto al capogruppo della Lega Alessandro Savoi che aveva chiesto
l’esclusione della ditta di pulizia perché impiega addetti islamici:
“Ciò che chiediamo a chi si aggiudica l’appalto è che eseguano il
lavoro con puntualità e a regola d’arte e che il personale sia
inquadrato come previsto dai contratti. Tutto il resto non ci interessa
e non ci deve interessare; tanto meno la provenienza e la fede di chi
lavora”.
“E’ un problema di sicurezza”, predicava invece il
capogruppo della Lega Nord in Consiglio provinciale, Alessandro Savoi,
che aveva consegnato una lettera alla segreteria del presidente.
“Quella donna può andare a lavorare nell’ufficio consiliare di un altro
partito”, dice. La Lega si è decisa a questo passo ufficiale dopo che
martedì, verso le 7 – racconta Savoi – il consigliere provinciale
leghista Claudio Civettini, entrando nell’ufficio del Carroccio, aveva
sorpreso una donna nordafricana che stava dormendo su un divano
dell’anticamera.
“Noi non abbiamo niente con chi lavora – dice
Savoi – ma non possiamo permettere che all’interno di un partito che
combatte contro l’Islam in generale e contro le moschee in particolare
una persona di fede islamica possa tranquillamente, a nostra insaputa,
mettere il naso nelle nostre carte e leggere circolari riservate. E’ un
problema non solo di riservatezza ma anche di sicurezza, soprattutto in
questo momento politico internazionale di allarme terrorismo”.
L’iniziativa
leghista non è passata inosservata. “Quello della Lega Nord è razzismo
bello e buono: si violano i principi basilari della Carta dei diritti
dell’uomo e della Costituzione italiana”, commenta il responsabile del
coordinamento lavoratori immigrati della Cgil del Trentino Assou El
Barji. “Se i consiglieri della Lega temono per la sicurezza dei loro
dati – aggiunge il consigliere provinciale Pd Bruno Dorigatti –
utilizzino buone password e si affidino alle competenze dell’ufficio
informatico: o temono forse che tra i lavoratori della cooperativa si
camuffino ingegneri informatici armati di scopa e ramazza?”