Quattromila euro al mese colpaccio all’Arenella
La fortuna è passata per l’Arenella alle undici di ieri mattina, in via
Bernardo Cavallino. Alla ricevitoria Sbarra è stata giocata la schedina
vincente del nuovo concorso, «Win for life», che regala in premio un
assegno mensile di 4mila euro (esentasse) per venti anni consecutivi.
Sulla vittoria napoletana è stato giallo fino alle prime ombre della
sera. La notizia dell’evento è stata diffusa con la giusta enfasi nel
primo pomeriggio dalla «Agipronews» che abitualmente informa degli
eventi legati ai giochi della Sisal. Però la tabaccheria dove è stata
giocata la schedina vincente ha smentito con forza l’evento: «No, c’è
stato un errore. Qui non ha vinto proprio nessuno», dicevano con
insistenza. Poi, poco prima delle 19, la svolta verso la chiarezza. Una
chiamata ufficiale da parte degli uffici centrali Sisal, alla
tabaccheria dell’Arenella: «Il premio c’è stato, è ufficiale».
L’identità del vincitore, naturalmente, è protetta dalla nebbia dei
dubbi: potrebbe essere una persona della zona, spiegano nei paraggi
della ricevitoria. Però attorno a questo nuovo gioco s’è scatenata una
follia collettiva che ha spinto tantissime persone a tentare la
fortuna, quindi agli abituali giocatori si sono aggiunti volti nuovi e
persone di passaggio. C’è chi sostiene di aver individuato il vincitore
in una persona indigente che abita nei paraggi, ma probabilmente di
tratta di una delle solite leggende metropolitane che si creano attorno
ai fortunati: si spera che i denari vadano a chi ne ha bisogno. La
fortuna che ha baciato Napoli con l’estrazione delle 11 di ieri
mattina, era già passata in Campania mercoledì sera. A Sarno il primo
vincitore regionale, anche in quel caso nessuna notizia sull’identità e
tanto gossip alla ricerca del fortunato. Per chi riesce a indovinare i
dieci numeri più il «numerone» che consente di accedere al vitalizio,
l’anonimato è garantito. Non bisogna presentarsi alla ricevitoria né
presso una struttura locale. La schedina fortunata va presentata
esclusivamente agli uffici Sisal di Roma o di Milano, per far scattare
le procedure di immediato accredito dei 4.000 euro mensili sul proprio
conto corrente. Naturalmente la continuità ventennale è garantita anche
agli eredi del vincitore. In Italia il gioco, a soli tre giorni dal
lancio ufficiale, è già diventato una mania. Ha generato puntate per
quasi undici milioni di euro ed ha già convinto gli esperti a lanciare
l’allarme sui possibili casi di dipendenza che «win for life» potrebbe
creare. La continuità ritmica delle estrazioni, una ogni ora per
tredici ore, a partire dalle otto del mattino, convince gli
scommettitori a provare più volte la sorte nel corso di una sola
giornata, con il rischio di restare invischiati nel meccanismo. Anche a
Napoli il nuovo concorso ha immediatamente preso piede, ed ha
conquistato sia l’interesse degli abituali giocatori di lotto e
superenalotto, che quello di nuovi scommettitori, attirati da
opportunità di guadagno che si protraggono nel tempo. Secondo gli
esperti la possibilità di vittoria del maxipremio è di una ogni tre
milioni e mezzo di giocate. Ma le vincite di entità inferiore, anche
senza centrare il 10 più numerone, sono molto più frequenti. Dal giorno
d’esordio, il 29 settembre, «win for life» ha già distribuito sette
premi vitalizi da 4 mila euro al mese per 20 anni. Ogni concorso (sono
tredici ogni giorno), raccoglie 460 mila euro dalle tasche dei
giocatori.
lanciato il 29 settembre, che prevede come premio più alto un
versamento mensile di 4.000 euro per vent’anni. Si può giocare ogni
giorno per dodici volte. Le estrazioni avvengono ogni ora dalle 8 alle
20. Si gioca nelle ricevitorie Sisal, scegliendo dieci numeri su venti
presenti sulla schedina al costo di un euro. Il sistema assegna un
undicesimo numero, il «numerone» che, se indovinato insieme agli altri
dieci, permette di accedere al pagamento della rendita (che si aggiunge
al premio previsto per chi realizza un 10). Pagando due euro le
probabilità di vincere la rendita raddoppiano: in questo caso chi
indovina «il numerone», anche senza aver centrato alcun numero
pronosticato, accederà alla rendita. C’è una possibilità su 3,5 milioni
di portare a casa il vitalizio da 4mila euro per 20 anni, duecento
volte più facile che centrare il 6 al Superenalotto.