Racket del caro estinto,18 arresti
La squadra mobile della Questura ha eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di 45 persone tra dipendenti cimiteriali, medici legali, titolari e dipendenti d’imprese funebri, accusate di essere coinvolte nel cosiddetto racket delle pompe funebri. L’ordinanza del gip – l’ inchiesta è stata coordinata dalla Sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura napoletana – dispone la custodia cautelare in carcere per tre indagati, gli arresti domiciliari per 15 di essi e l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per i rimanenti 27.
TRE ANNI DI INDAGINE – Le accuse per la persone coinvolte nell’inchiesta riguardano vari reati, che vanno dall’ associazione per delinquere al falso in atto pubblico e alla corruzione. Le indagini furono avviate nel 2009, sulla base di alcune segnalazioni che evidenziavano l’esistenza di un diffuso fenomeno corruttivo tra il personale impiegato nei cimiteri e quello infermieristico in servizio negli ospedali, che intascava mazzette da alcuni gestori d’imprese di onoranze funebri. È stato dimostrato il coinvolgimento anche di medici legali Asl, incaricati di constatare i decessi i quali, beneficiando di compensi non dovuti, redigevano il certificato necroscopico sulla scorta delle indicazioni, spesso fornite solo telefonicamente, dagli addetti delle imprese funebri.
COMPENSO AGLI INFERMIERI «MORTUARI» – Un filone di indagine ha riguardato gli infermieri addetti alle camere mortuarie degli ospedali che, previo lauto compenso, erano soliti avvisare del decesso e assistere imprese funebri compiacenti, affinchè si aggiudicassero servizi funebri dei pazienti morti. Ipotesi di responsabilità sono emerse anche a carico di taluni dipendenti comunali addetti al servizio di Polizia Mortuaria che percepivano compensi non dovuti per eseguire le fasi conclusive delle esequie, ovvero quelle relative alla sepoltura o tumulazione delle salme. Tutte le somme illegalmente elargite venivano successivamente contabilizzate dalle imprese funebri a carico dei congiunti delle persone decedute sotto la generica voce spese cimiteriali.