Raggiunti i 35 sforamenti consentiti in un anno.
FABIO JOUAKIM Lo dicevano, ieri, anche le scritte sui pannelli a messaggio variabile dell’Arpac: «Pm10, livelli pessimi». Il dato purtroppo è confermato: da ieri Napoli è fuorilegge, sul fronte dello smog. Raggiunti i 35 superamenti annui – il massimo consentito dalla legge – del limite di pm10 (le polveri sottili) nell’aria. Una soglia toccata già ad aprile: l’anno scorso i 35 sforamenti furono raggiunti soltanto l’11 settembre. Cosa prevede la legge per i Comuni che non rispettano i limiti imposti dall’Europa in materia di ambiente? Risponde l’assessore comunale all’Ambiente, Gennaro Nasti: «La legge – dice – non lo cita espressamente. A Firenze, però, c’è stato un precedente illustre, con l’assessore e il sindaco che hanno ricevuto un avviso di garanzia». Tutto ruota, secondo Nasti, attorno alla mancata approvazione del piano regionale sulla qualità dell’aria. «Evidentemente – dice l’assessore – in Regione sono presi da cose più importanti della salute dei cittadini. Ci lasciano soli sulle barricate, determinando le condizioni affinché i Comuni siano fuorilegge». «Raggiungiamo il limite con netto anticipo rispetto all’anno scorso – prosegue l’assessore – Le particolari condizioni atmosferiche di questo inverno hanno favorito l’accumulo degli inquinanti, ma questa non è una giustificazione. I valori evidenziano la criticità della qualità dell’aria della nostra città. Non siamo ai livelli delle altre città del centro nord, dove il limite è stato raggiunto già nei mesi scorsi, ma comunque siamo chiamati ad interventi strutturali sul traffico». Con i poteri speciali in materia di mobilità, dice Nasti, «si potrà alleviare l’inquinamento, puntando sui parcheggi e sull’assunzione di nuovi vigili, anche in vista delle prossime scadenze imposte dall’Unione Europea e che prevedono un massimo di sette superamenti per le polveri sottili a partire dal 2010». Nella migliore delle ipotesi ci vorranno due anni per trovare le soluzioni: e nell’immediato? «Ho contattato l’assessore alla Mobilità Gennaro Mola – conclude Nasti – perché predisponga controlli perentori, e non più soft, sul bollino blu per auto e moto». La delibera che prevede due doppi sforamenti consecutivi (più tre giorni di previsioni meteo favorevoli all’accumulo degli inquinanti), per arrivare al blocco del traffico, potrebbe essere rivista: basterebbe un solo sforamento. Inoltre la settimana prossima è previsto l’incontro decisivo per la futura zona a traffico limitato del Vomero, che dovrebbe alleggerire il quartiere dallo smog: proprio al Vomero, nella scuola Vanvitelli in via Luca Giordano, c’è la centralina Arpac che ha finora rilevato il maggior numero di superamenti del pm10.