Rapinatore scoppia in lacrime, giudice si commuove al processo: pagherà 32 euro
Ha cercato di rapinare un ufficio postale
minacciando la cassiera con un cacciavite e poi è scoppiato in un
pianto dirotto. E’ quanto è accaduto ad Antonio M., calabrese residente
a Genova, guardia forestale, che alla fine se l’è cavata con 20 giorni
di carcere e una multa simbolica di 32 euro.
L’uomo, separato, non riuscendo più a pagare gli alimenti alla moglie e
ai figli è entrato, senza baffi finti, né volto coperto, nel primo
ufficio postale, ha puntato un grosso cacciavite in faccia alla
cassiera e con aria poco convinta, ha detto: «questa è una rapina». La
cassiera lo ha guardato e gli ha risposto: «Ma lascia perdere, è meglio
se mi consegni il cacciavite».
A questo punto Antonio ha inziiato a piangere e ha raccontato alla
cassiera la sua vita fatta di difficoltà. Intanto, un collega della
donna ha chiamato il 112.
I carabinieri, giunti sul luogo, hanno trovato il rapinatore in
lacrime, la cassiera che lo consolava e i clienti in coda che annuivano
comprensivi. All’uomo è stata data una pena simbolica di 20 giorni di
carcere e 32 euro di multa per «reato di minaccia», come ha dichiarato
il giudice in tribunale.