Bankitalia: i dati per la Campania sono neri. Il Pil è diminuito dello 0,6%, il tasso di occupazione del 40%, in discesa libera anche gli investimenti nel settore industriale. Così mentre nel 2007 il pil era di 81 miliardi di euro, nel 2008 si è passati a 78 miliardi, nel 2009 erano 74,6 miliardi ed è diminuito ancora nello scorso anno fermandosi a 74 miliardi. Tra i dati diffusi dalla Banca centrale sconcertante è quello relativo ai giovani campani: i ragazzi di età compresa tea i 15 e i 34 anni, ben 620mila persone, non studiano nè lavorano. Inoltre, come se ciò non bastasse, il rapporto ha rilevato anche un sostanzioso calo negli investimenti del 17%.
“Negli ultimi anni la Campania si presenta in forte perdita – commenta l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori -. In particolare la crisi delle principali aziende del territorio e le diverse vertenze lavorative hanno provocato un vertiginoso calo dell’occupazione e ad oggi sono troppe le famiglie nelle quali nessuno componente possiede un lavoro. Questo aspetto comporta anche effetti perversi come il fenomeno del lavoro ‘nero’ che è pericoloso e viola qualsiasi diritto dei lavoratori alimentando veri e proprio circuiti criminali. Chiediamo alla Regione di produrre incentivi che possano sollevare i cittadini, ed in particolare i giovani, da questa drammatica situazione che di anno in anno sta purtroppo trasformando la Campania in un territorio sterile”.