Quello dell’RC Auto è un problema che si pone in ogni angolo d’Italia, ma il livello di insoddisfazione che riguarda gli automobilisti meridionali sta aumentando a ritmi sempre più allarmanti, con molti che rinunciano ad assicurarsi, per non impattare con tariffe considerate esagerate e fuori controllo. Le compagnie assicurative si difendono, sostenendo che le maggiori tariffe al sud non sono discriminatorie, ma dettate da tabelle statistiche, le quali indicano che nel meridione i livelli di frode e di incidenti sono ben più alti che nel resto d’Italia, facendo ciò lievitare le tariffe a carico degli automobilisti.
Ora, però, la SNA, il sindacato degli agenti assicurativi ha chiesto ufficialmente un intervento del governo per arginare il malcontento crescente del sud verso tariffe che appaiono sempre più ingiustificate, rimarcando come i due terzi della raccolta assicurativa si trovino nelle mani di 6-7 compagnie, e ciò impedisce al mercato di funzionare secondo regole concorrenziali. Anche il gruppo di comunicazione Cogito Ergo Sud ha deciso di inviare una petizione alla Commissione Europea, per denunciare quella che loro considerano una vera e propria discriminazione dei cittadini meridionali, verso le tariffe auto. Anche Federconsumatori vorrebbe portare il caso alla ribalta, in particolare per i cittadini di Puglia e Campania, i più soggetti alle tariffe altissime.