Rc Auto in aumento. Pisani: “Necessaria la riduzione dei costi delle polizze. Le famiglie non possono più sostenere gli aumenti!!”
Una tassazione del 2,75% sul totale delle variazioni delle riserve matematiche vita. Lo ha previsto l’emendamento presentato qualche giorno fa in Commissione Bilancio del Senato alla Manovra finanziaria. Il Presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai, ha dichiarato che tale emendamento “è davvero assurdo ed in totale incoerenza” con l’obiettivo della ripresa economica del Paese. “Le riserve matematiche vita – ha spiegato Cerchiai – altro non sono se non debiti delle compagnie verso gli assicurati”. Secondo l’emendamento “le imprese di assicurazione sarebbero dunque chiamate a pagare un’imposta su soldi dei risparmiatori e, oltretutto, si verrebbe a compromettere un mercato efficiente che garantisce sicurezza a milioni di assicurati. E’ contro ogni logica di rilancio dell’economia del Paese colpire il risparmio e, ancor più, il risparmio di lungo periodo. Intervenga il Governo per porre rimedio a questo grave errore. Abbiamo chiesto un incontro urgente al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia e attendiamo di essere chiamati”. Cerchiai ha sottolineato che “è bene spingere sulle liberalizzazioni, quelle vere e utili allo sviluppo economico”. “E’ indispensabile – ha spiegato il Presidente Ania – un’alleanza concreta per migliorare l’efficienza complessiva del sistema e per questo l’appello si rivolge al Governo, al Parlamento, alle Autorità di vigilanza e alle Associazioni dei consumatori. La priorità è quella di ridurre il numero degli incidenti e la loro gravità inducendo gli italiani ad un più rigoroso rispetto delle regole del Codice della strada”.
L’industria assicurativa italiana ha svolto una funzione stabilizzatrice, di garanzia e sicurezza a famiglie e imprese, mantenendo testa alla crisi economica. Nel 2009 le famiglie hanno destinato oltre un terzo dei loro investimenti finanziari alle polizze assicurative vita. Tutto bene nel contesto nazionale. Ma nel confronto internazionale, in materia di diffusione dell’assicurazione, l’Italia presenta livelli molto bassi rispetto alla maggioranza dei paesi europei. Ciò significa che le famiglie italiane sono meno protette contro i rischi rispetto a quello che accade all’estero.
“In merito alla concessione degli affidamenti bancari bisogna immediatamente introdurre criteri più chiari per la copertura assicurativa e rinnovare i prodotti ed i servizi delle assicurazioni con miglioramenti a livello di efficienza e qualità – afferma l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. Siamo fortemente in disaccordo con questo emendamento in particolare per quanto riguarda la volontà delle compagnie assicurative di recuperare oltre 200 milioni di euro. Ma da dove li prenderanno? Come al solito sarano scaricati sui costi a carico dei consumatori, che quindi troveranno l’ennesima fregatura per i loro portafogli. Non è possibile gravare ancora una volta sulle spese dei cittadini. Le compagnie devono muoversi verso la riduzione dei costi delle polizze assicurative. Fino a questo momento abbiamo assistito ad un costante aumento ingiustificato delle tariffe Rc Auto che hanno raccolto ogni anno diffusi malumori tra gli utenti. E’ opportuno intervenire concretamente per dimezzare le polizze al Sud, troppo care, e per colpire le diffuse truffe in campo assicurativo – non esiste infatti ancora un sistema anti-frode capace di combattere il fenomeno, ma si continua a far pagare ai contribuenti, con ulteriori incrementi delle polizze, i costi causati dalle truffe – e stoppare l’aumento per i premi RCA. Se non si agisce in questa direzione si registreranno accrescimenti sui prezzi delle polizze, con pesanti conseguenze per le famiglie che non potranno più sostenere il costo dell’assicurazione”.