REACH: controllare i rischi chimici senza penalizzare il settore e tutelando la salute
Strasburgo – Una prima tappa di una grande maratona legislativa si è conclusa al Parlamento europeo: la relazione sulla proposta di Direttiva REACH è stata adottata. Si chiude così uno dei cantieri legislativi più pesanti della storia del Parlamento. I timori per le piccole e medie imprese sono stati ascoltati dagli eurodeputati che hanno attenuato gli oneri per il settore, preservando al contempo le esigenze di sicurezza per le sostanze più pericolose e favorendo così l’ambiente e la salute pubblica.
Sono stati necessari 140 minuti affinché i deputati si pronunciassero sui 1.039 emendamenti esaminati dalla Plenaria. In proposito, al termine della tornata di voto, il vice presidente Alejo Vidal-Quadras (PPE/DE, Spagna) ha annunciato all’Aula, molto soddisfatto, di aver vinto una cena pagata da Robert Atkins (PPE/DE, Regno Unito) per aver chiuso lo scrutinio prima delle ore 13.00!
Prima di procedere al voto finale sulla proposta emendata e sulla risoluzione legislativa, il relatore Guido Sacconi (PSE, Italia) ha invitato i colleghi a sostenere l’esito della votazione degli emendamenti in quanto ne risultava un rafforzamento dell’equilibrio del Regolamento, in particolare per quanto riguardava le autorizzazioni. Per il deputato, la relazione adottata pone buone basi affinché possa essere trovato un accordo con il Consiglio. Dopo il voto, Alessandro Foglietta e la delegazione di Alleanza Nazionale hanno espresso grande soddisfazione per l’approvazione in prima lettura dell’ importante proposta di Direttiva, che modifica il Regolamento concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche.”Grazie al provvedimento approvato, che unifica, semplifica e implementa la legislazione comunitaria in materia di controllo delle sostanze chimiche – ha commentato Foglietta, relatore ombra per REACH – si é compiuto un importante passo in avanti per la tutela della salute dei cittadini e la protezione dell’ambiente. “La Delegazione di Alleanza Nazionale al Pe considera come un grande successo l’approvazione della proposta OSOR – spiega Foglietta – un provvedimento che va incontro alle piccole e medie imprese italiane che per registrare una sostanza non dovranno affrontare le enormi spese dei test ma potranno ottenerne i risultati pagando un piccolo ammontare a chi ha già effettuato i test di tossicità per registrare la sostanza in questione. Inoltre, grazie anche alla nostra proposta in commissione Ambiente, é stato approvato dall’aula che tale ammontare dovrà essere proporzionato e stabilito dall’Agenzia in relazione alle quantità realmente prodotte ed importate dalla PMI. Altro elemento positivo per la l’industria italiana ed europea riguarda l’approvazione di un emendamento che prevede l’applicazione della regolamentazione REACH tanto alle sostanze prodotte nell’Unione europea quanto a quelle provenienti dai Paesi terzi. Questo al fine di evitare che la produzione extraeuropea sia favorita ed incentivata dagli eccessivi oneri posti a carico dei fabbricanti europei. Il testo approvato dal Parlamento é un compromesso equilibrato tra la prioritaria tutela del consumatore ed i legittimi interessi delle piccole e medie imprese”.
“Il regolamento sulle sostanze chimiche approvato in plenaria è una vittoria a metà per l’Unione europea – ha commentato l’europarlamentare indipendente dei Comunisti italiani Umberto Guidoni.”Vi sono buoni motivi per esprimere soddisfazione, tra cui la regolamentazione relativa all’autorizzazione delle sostanze chimiche che restringe il campo alle sostanze nocive, il mantenimento dell’onere della prova a carico delle industrie e la condivisione dei dati obbligatoria. Ma, di fatto, il regolamento approvato in Plenaria risulta indebolito rispetto alla versione approvata in commissione Ambiente. Questo – sottolinea Guidoni – a causa delle pressioni e delle esigenze delle multinazionali più che dalla volontà politica di migliorare il testo”. Nonostante alcuni principi irrinunciabili per la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori e per la salvaguardia dell’ambiente siano stati mantenuti, Guidoni ha spiegato che “con Reach l’Unione europea ha perso una grande occasione di porsi all’avanguardia e come esempio in materia di protezione dei consumatori, rispetto dell’ambiente e salvaguardia della salute dei lavoratori”. Il gruppo della Sinistra Unita Europea ha comunque deciso di votare a favore del testo in quanto, ha puntualizzato Guidoni, “è importante che sia stata definita una regolamentazione che finalmente fornisce una maggiore trasparenza sulle proprietà e sui rischi connessi all’utilizzo delle sostanze chimiche e adotta misure specifiche e restrittive sull’uso di composti chimici pericolosi, rendendo le imprese responsabili della ricerca sull’impatto ambientale delle sostanze da loro prodotte ed immesse sul mercato”. Per Roberto Musacchio, capodelegazione PRC nel gruppo GUE/NGL al Parlamento europeo, si tratta di “un passo nella direzione dell’armonizzazione e dell’ambiente che poteva essere ben piú serio e non inquinato se non si fossero fatti tanti cattivi compromessi in particolare sulla registrazione, inseguendo, anche oltre ogni limite, l’accordo con chi voleva uccidere REACH, invece di farlo con noi. Come è accaduto invece sull’autorizzazione, dove si è vinto con il voto decisivo della GUE/NGL. Segni di una debolezza e di un’ambiguità di fondo che solo grazie al ruolo della sinistra alternativa non ha determinato il fallimento”. “L’approvazione del regolamento REACH è una vittoria dell’Europa e di tutti coloro che credono nella salvaguardia dell’ambiente – ha dichiarato Nicola Zingaretti, presidente della Delegazione italiana del gruppo PSE – Il Parlamento europeo c’è, è attivo ed in grado di decidere. E se c’è una crisi dell’Europa questa è in primo luogo una crisi del Consiglio. Con il voto di quest’oggi sulla chimica, l’Europa si dota di un importante strumento di regolamentazione dando un forte segnale a difesa dell’ambiente, della salute dei cittadini e dei consumatori, e non punitivo delle imprese e dell’industria chimica europea.Siamo particolarmente orgogliosi di quanto avvenuto, anche perché molto si deve al lavoro di Guido Sacconi, relatore italiano membro della nostra delegazione, che con instancabile dedizione ha lavorato notte e giorno per costruire un ampio consenso e consegnare al Parlamento e all’Europa l’importante risultato”.