Reato di omicidio stradale: è (quasi) legge
A chiedere giustizia in queste ore sono, riuniti ancora una volta ai piedi di Palazzo Montecitorio, migliaia di familiari delle vittime di incidenti stradali. Persone di ogni età che hanno perso i loro cari – tantissimi i giovani – e che non hanno trovato la giusta pena per i colpevoli. Perché finora in Italia mancava il reato di “omicidio stradale”. Una legge che adesso è in dirittura d’arrivo.
Per i reato di omicidio stradale si rischiano fino
a 18 anni di carcere. E chi non presterà soccorso alle vittime sarà considerato
alla stregua di un assassino. Si prevede che l’introduzione del reato di omicidio stradale sarà approvata dal Parlamento entro la fine di quest’anno. Ma in tanti ancora non ci credono, dopo le ripetute, mancate promesse dei governi.
La riforma del codice
della strada servirà a punire pesantemente chi causa un incidente mortale perché
si è messo alla guida «sotto l’effetto dell’alcool o in condizione di
alterazione per l’uso di sostanze stupefacenti». Sarà inoltre introdotto il reato di lesioni stradali. Le pene vanno «da otto a dodici
anni per l’omicidio stradale con ubriachezza e tasso alcolemico superiore a 1,5
mg e per stupefacenti» e «da quattro a dieci anni per ubriachezza
tra 0,8 e 1,5 mg», pari praticamente ad un boccale di birra.