Reato di omicidio stradale Passera: “Massima urgenza”
Ci siamo: si avvicina la realizzazione di una legge di iniziativa
popolare sull’ omicidio stradale, che mira a inasprire le pene per chi
guida sotto l’ effetto di alcol e droga: in pochissimo tempo
(l’iniziativa è stata lanciata con un sito apposito appena
lo scorso giugno) sono state raccolte oltre 57 mila firme. La
presentazione dei dati è arrivata direttamente dal sindaco di Firenze
Matteo Renzi, primo firmatario della proposta di legge, insieme ai
promotori dell’ iniziativa: Stefano e Stefania Guarnieri, genitori di
Lorenzo, giovane vittima della strada; Giordano Biserni presidente
dell’ASAPS; e Valentina Borgogni per l’Associazione Gabriele Borgogni.
Ora
il ministro dei Trasporti, Corrado Passera, in commissione Trasporti
della Camera, sostiene di voler dare massima spinta a questa proposta di
legge. Nella fattispecie si punta a far passare le pene per chi uccide
guidando sotto effetto di alcol o droga da 3-10 anni a un minimo di 8 a
un massimo di 18 anni. Al momento non è prevista alcuna misura cautelare
e la proposta prevede l’ arresto in flagranza di reato e l’ ergastolo
della patente’, ovvero a chi guida sotto l’ effetto dell’ alcol e della
droga sarà tolta definitivamente la patente dopo il primo omicidio. Al
momento, invece, è prevista solo la revoca temporanea del permesso di
guida.
“L’omicidio stradale – spiegano gli organizzatori della raccolta firme – è uno dei 35 punti del progetto
umane e ridurre di 1000 i feriti gravi a Firenze sino al 2020. David
non è solo uno dei simboli di Firenze ma anche il nome scelto dalla
famiglia Guarnieri per il progetto complessivo sulla sicurezza stradale,
acronimo di Dati e analisi (ottimizzazione della raccolta dati sugli
incidenti stradali); Aderenza alle regole (a partire da più controlli);
Vita ed educazione (diffusione di maggiore conoscenza delle regole e
consapevolezza dei pericoli); Ingegneria (ovvero la messa in sicurezza
delle infrastrutture e l’ incentivazione di nuove tecnologie); Dopo la
violenza (supporto alle famiglie e formazione degli operatori)”.