Redditometro: a breve l’avvio dei controlli
Tra qualche settimana dovrebbe partire l’accertamento redditometrico, detto “Redditometro”. Il vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate conferma, a proposito del nuovo strumento di controllo fiscale sul reddito dichiarato, che non dovrebbe subire ulteriori ritardi, dopo aver fornito i chiarimenti necessari all’Autorità della Privacy.
Ma il vero banco di prova sarà il 2014, poiché sarà difficile rispettare la previsione iniziale del Ministero dell’Economia e delle Finanze di effettuare entro fine anno circa 35 mila controlli sui contribuenti.
Il “Redditometro” prevede la ricostruzione induttiva del reddito di una persona fisica tramite alcuni indicatori di capacità contributiva individuati nel D.M. del 10 settembre 1992 e successive modifiche, ai quali vengono applicati determinati coefficienti moltiplicatori. L’Agenzia delle Entrate (Con la Circolare n. 24/E del 31 luglio 2013) ha sottolineato che il “Redditometro” verrà utilizzato per individuare le posizioni di maggior rischio di evasione, ovvero quei contribuenti che presentano scostamenti significativi tra il reddito dichiarato e la capacità di spesa.
L’accertamento scatta qualora siano rilevati scostamenti del 20% tra il reddito dichiarato e il reddito determinabile. Le spie che segnalano all’Agenzia dell’Entrate questa anomalia sono l’acquisto d’immobili, le spese per energia, tempo libero, abbigliamento e alimentari, elettrodomestici, mobili, trasporti, giochi e cultura.