Redditometro quasi pronto, spese sotto lente
Il redditometro sarà pronto entro la fine di ottobre ed entrerà in
vigore dal 1 gennaio 2013. “Penso di sì”, conferma il direttore
dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ai giornalisti che chiedono
se, entro fine mese, ci sarà il nuovo strumento fiscale. “Lo stiamo
esaminando, ora dobbiamo presentarlo alle associazioni”, aggiunge Befera
a margine di un convegno alla Luiss.
Il redditometro “non misura la ricchezza ma misura le spese; il
confronto è tra il reddito dichiarato e le spese, non con la ricchezza
né con la ricchezza superflua”. “Non ci sono parametri diversi a seconda
delle voci, la barca non pesa più del camper”, aggiunge confermando che
più o meno si fonderà su un centinaio di voci di spesa. “Non ci sono i
coefficienti come nel vecchio redditometro”, conclude.
“La rieducazione alla legalità fiscale è oggi indifferibile”. Befera
sottolinea che questo vale “anche per i nostri uffici dove va evitato
l’abuso dell’abuso di diritto”. L’elusione e l’abuso minano quel
rapporto di necessaria lealtà tra cittadini e Stato”.
Un sistema fiscale “con un numero eccessivo di adempimenti, sul quale
stiamo lavorando, con un sistema sanzionatorio poco credibile ed
estremamente punitivo, con un’opinione pubblica contraria all’operato
dell’amministrazione” rischia di “disincentivare gli investimenti da
parte delle imprese che spostano le loro scelte verso Paesi che
assicurano stabilità e certezza” del sistema fiscale. Il direttore delle
Entrate giudica dunque “con estremo favore la delega fiscale che non fa
una rivoluzione ma si fonda su tre punti essenziali: certezza,
stabilità e semplificazione”.