Referendum, guida utile alle tre schede
Domenica e lunedì si vota per il
referendum sul sistema elettorale per le politiche: tre i quesiti sui
quali i cittadini sono chiamati a rispondere con un sì o con un no e
che sono abrogativi di alcune parti della legge. Gli elettori possono
scegliere anche per l’astensione visto che per il referendum abrogativo
la Costituzione prevede la necessità che partecipi al voto il 50% più
uno degli elettori. Se dovesse passare il sì, la legge sarà
immediatamente applicabile.
Ecco, in pillole, una guida al voto.
LE DATE – Si vota domenica 21 tra le 8 e le 22 e lunedì tra le 7 e le
15. Gli italiani chiamati a votare sono 47,5 milioni a cui si
aggiungono 3 milioni di eletti all’estero.
IL QUORUM – Perché il referendum sia considerato valido, dovrà aver votato almeno il 50% più uno dei cittadini.
SCHEDA VIOLA – La prima scheda, quella viola, riguarda la modalità di
elezione della Camera dei deputati. L’attuale legge prevede che il
premio di maggioranza (pari a circa il 55% dei seggi e assegnato su
base nazionale) vada alla «lista o coalizione di liste» che abbia
raggiunto il maggior numero di voti. Il primo quesito chiede di
cancellare le parole «o coalizione di liste» attribuendo dunque il
premio alla sola lista che abbia ottenuto il maggiore consenso.
SCHEDA BEIGE – La seconda scheda, quella beige, riguarda l’elezione del
Senato. L’attuale legge prevede, infatti, l’attribuzione del premio di
maggioranza, su base regionale, alla «lista o coalizione di liste» che
ottenga più voti. Anche in questo caso il quesito chiede di approvare
la cancellazione della dizione «o coalizione di liste», attribuendo,
dunque, il premio solo alla lista che abbia avuto il maggior consenso.
SBARRAMENTO – I primi due quesiti intervengono implicitamente anche
sulla soglia di sbarramento. L’attuale legge elettorale prevede,
infatti, un doppio meccanismo di soglie, più basso per i partiti che si
presentano in coalizione (2% nazionale per la Camera e 3% regionale per
il Senato) rispetto a quelle per le liste che corrono da sole (4% alla
Camera e 8% al Senato) il primo ‘livellò verrebbe però cancellato visto
che non ci sarebbe più la possibilità di presentarsi in coalizione.
SCHEDA VERDE – La terza scheda, quella verde, interviene sulle
candidature per Camera e Senato. E propone di abrogare la possibilità
per una stessa persona di candidarsi in più circoscrizioni. IL
LA STORIA – La raccolta delle firme per la parziale abrogazione
dell’attuale legge approvata dal centrodestra verso la fine della XIV
legislatura (il 21 dicembre 2005) è iniziata il 24 aprile 2007 e tre
mesi dopo, il 24 luglio il comitato le ha presentate in Cassazione.
Dopo l’ok della Corte e della Consulta il referendum è stato indetto
per il 18 aprile 2008 ma poi rinviato per lo scioglimento delle Camere
il 6 febbraio dello stesso anno.