Vince ma non sfonda il si al referendum nello stabilimento Fiat sull’intesa tra l’azienda e i sindacati, eccetto la Fiom. I sindacati si dicono soddisfatti del 63% dei consensi circa conquistato dal si mentre il ministro Sacconi afferma che adesso il paese è più moderno. Ma nella fabbrica campana della Fiat sono tutti consapevoli che a pesare nel prossimo futuro sarà anche il 36% raggiunto dal fronte del no. Ora è tutto nelle mani della Fiat e qualcuno, come la Fiom, teme che questo risultato possa non bastare al Lingotto e che l’azienda possa rinunciare agli investimenti di 700 milioni per il progetto nuova Panda a Somigliano. ”Le mie informazioni sono che il risultato è stato apprezzato dal Lingotto e che non ci sono gli elementi per dire che l’azienda cambierà idea – ha detto il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi -. La Fiat deve rispettare l’accordo. Credo che debba farlo, non solo dopo questo travagliato percorso, ma credo che lo voglia anche fare. Non voglio nemmeno pensare ad un’ ipotesi diversa, non ce ne sono le ragioni e sarebbe un’ipotesi assurda e molto grave”.