Regionali/ Berlusconi arriva a Napoli con il patto del fare: rischio proteste
NAPOLI
(18 marzo) – Sarà una Mostra d’Oltremare blindatissima quella che
stasera alle 18 accoglierà il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi. Il timore, manifestato anche ieri sera in ambienti della
questura, è che in viale Kennedy possano concentrarsi cortei di
protesta per cui la zona sarà presidiata sin dalla mattinata.
È anche per questi motivi di sicurezza che la visita del premier a
Napoli sarà «sobria e veloce», dicono dal quartier generale del Pdl.
Berlusconi dovrebbe arrivare a Capodichino verso le 16 per trasferirsi
all’hotel Vesuvio dove però non sono previsti incontri. Alle 18
l’appuntamento alla Mostra.
Subito dopo, il rientro a Roma. Insomma non ci sarà tempo per la
superpizza e neppure per l’anteprima dell’ultima canzone scritta con
Mariano Apicella «Tengo ’o core dint’ o’ zucchero». Alla Mostra sono
attese, secondo i calcoli del Pdl, circa diecimila persone. Non tutte
potranno trovare posto nel padiglione 6 (dove si stimano quattromila
presenze) tanto che si sta pensando di allestire maxischermi
all’esterno. Oltre al premier, l’unico sul palco sarà Stefano Caldoro.
«Berlusconi è un cittadino onorario di Napoli e della Campania», è il
benvenuto del candidato alla presidenza.
Il suo governo ha risolto importanti problemi che la inefficienza della
politica fallimentare della sinistra campana, quella di Bassolino,
Iervolino e De Luca, ha generato. Dalla sanità ai rifiuti è stata
determinante l’azione dell’esecutivo per superare le drammaticità. Il
premier rappresenta il governo del fare contro i parolai della
sinistra».
E proprio «un patto del fare» presenterà oggi Berlusconi. Il premier
comincerà con il sottolineare il «declino della Campania» riprendendo
le tabelle che riportano gli indici negativi della regione. «Con noi
alla guida ci sarà una svolta», va ripetendo il premier che nel «patto
del fare» propone una serie di riforme, dalla sanità (liste di attesa
ridotte a sette giorni) alla sicurezza (potenziamento della polizia
locale), dalla lotta alla burocrazia (possibilità di aprire un’impresa
in un giorno) al rilancio dell’economia (su tutto, l’attivazione del
piano casa che «la sinistra continua a non applicare»).
Il premier rivendicherà il merito di aver risolto l’emergenza rifiuti.
«I cittadini sanno come abbiamo operato con la Protezione civile per
restituire dignità alla Campania», ripete. In sostanza, Berlusconi
ritiene che la «Campania non sia più un feudo rosso» e che la vittoria
di Caldoro «sia a un passo». Dal centrosinistra, intanto, il segretario
regionale del Pd Enzo Amendola trasforma il «patto del fare» nel «pacco
del fare». «Il Sud di pacchi ne ha già visti troppi, come i rifiuti e i
fondi Fas», dice Amendola.