Relazione extraconiugale non basta per motivare addebito della separazione
Avere una relazione extraconiugale potrebbe non essere fonte di
addebito della separazione. A dirlo, ancora una volta sono i Giudici
della Corte di Cacsazione (sentenza n.25560/2010) secondo cui che per
l’addebito della separazione è necessario provare il nesso causale tra
la relazione adulterina e la crisi matrimoniale. Come spiegano i
giudici di legittimità “il presupposto dell’addebito è invero
rappresentato dal nesso causale che deve intercorrere tra la violazione
dei doveri coniugali e la crisi dell’unione familiare, che va
accertato verificando se la relazione extraconiugale, che di regola si
presume causa efficiente di situazione d’intollerabilità della
convivenza rappresentando particolarmente grave, non risulti comunque
priva di efficienza causale, siccome interviene in un menage già
compromesso, ovvero perché, nonostante tutto, la coppia ne abbia
superato le conseguenze recuperando un rapporto armonico”. Il
comportamento della moglie adulterina è sicuramente per i giudici
“lesivo degli obblighi coniugali ma privo di efficacia causale nel
provocare l’intollerabilità della prosecuzione del rapporto coniugale
che, anche dopo e nonostante l’esperienza extraconiugale vissuta dalla
moglie, era durato ancora per ben sei anni”.