Reporter s’infiltra esami avvocato
Superare una prova dell’esame da avvocato senza aver studiato nulla. Lo ha dimostrato Studio Aperto che ha mandato in onda un filmato realizzato con telecamera nascosta
da un giornalista che ha preso il posto di un candidato assente e si è
fatto “passare” il compito scritto valido come secondo test della prova
per l’iscrizione all’albo degli avvocati. Messi a nudo tutti i “vizi”
tipici degli esami di Stato in Italia.
cronista del tg di Mediaset è entrato tranquillamente nella sala
d’esame e nessuno ha mai controllato la sua identità. Sarebbe potuto
essere un magistrato che sostituisce un parente impreparato o un
avvocato deciso ad aiutare un collega principiante. Il reporter si è
seduto sul banco vuoto destinato a tal Federico C. poi – una volta
cominciata la prova – ha copiato tutto il compito riempendo gli
appositi moduli timbrati e firmati dalla Corte d’Appello di Roma.
Il
tutto sotto l’occhio di una micro telecamera che ha anche filmato come
nella vasta aula ci si passassero manuali, e suggerimenti utili a
superare la prova. Il filmato di Studio Aperto ha documentato anche
come nei bagni del mega-hotel che ha ospitato gli esami i candidati
abbiano potuto consultarsi sui contenuti del compito e passarsi le
relative soluzioni.
io c’ero Innanzitutto NON è vero che si può entrare senza i documenti, in quanto c’è un registro dove si viene registrati (già stampato con il nome del candidato) e solo se il nome risulta nel registro viene data una busta con i fogli usobollo. Tale busta è numerata e permette il riconoscimento dopo la correzione, pertanto è impossibile che non venga effettuato il controllo. Il giornalista avrebbe dovuto parlare delle seguenti problematiche e non soffermarsi sulla volontà di fare notizia: 1) condizioni disumane: 7 ore di compito con il riscaldamento non funzionante, arrivare lì alle 8, fare un’ora di coda per essere accomodati al proprio posto, la dettatura (sì nel 2009 si detta ancora!) mai prima delle 11; 2) due anni di pratica non retribuiti, sfruttati come muli; 3) soldi e soldi spesi dalle nostre famiglie per pagare codici da 200 euro l’uno, l’hotel e così via; 4) minimo 6/7 mesi di attesa per correzioni arbitrarie e la maggior parte dei compiti che NON viene letta; vogliamo continuare? I problemi sarebbero così tanti.. Eh sì, ci sono persone che copiano, ma basterebbe schermare le aule! Vorrei poi sottolineare che il libro che si passano nel video è un codice annotato con la giurisprudenza, libro AMMESSO per la consultazione. Scusate ma questo vuole essere lo sfogo di una sopravvissuta da quell’inferno. Come il ministro Gelmini neppure io posso più aspettare di attendere di superare questo esame perchè devo lavorare… però io non potrò farlo a Catanzaro come lei, dovrò semplicemente arrendermi. (http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_04/stella_dbaef098-7a47-11dd-a3dd-00144f02aabc.shtml)