“Rialzi dei carburanti pesano sugli alimentari per più di 200 euro”
“I rincari continui di benzina e gasolio non solo fanno volare in alto
il prezzo del pieno, per il quale gli italiani spendono ben il 12% in
più della media europea: rischiano anche di stravolgere in maniera decisiva il carrello della spesa delle famiglie”.
Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori. Nell’ultimo
anno, infatti, ”ogni famiglia ha dovuto mettere in conto 470 euro al
mese per trasporti, carburanti ed energia: un budget che ha superato
quello per cibo e bevande, fermo a 467 euro mensili. Ora il rischio
-sottolinea la Cia- è quello di un ulteriore indebolimento della spesa per gli alimentari
proprio a causa degli ennesimi aumenti del carburante. Tanto più che
proprio il costo del trasporto incide sul prezzo finale dei prodotti
agroalimentari per il 35-40%”. Con la benzina ormai sopra 1,80 euro al
litro e il gasolio oltre 1,70 euro, continua la Cia, ”l’aggravio di
spesa sull’anno è di quasi 450 euro soltanto per i costi diretti. Mentre
le ricadute sui prezzi dei prodotti alimentari superano già i 200 euro annui.
Vuol dire una vera e propria stangata sui consumi per la tavola delle
famiglie, che già sono ridotti al lumicino con un calo del 2% nel
2011”.
colpo micidiale ai bilanci aziendali: i listini del gasolio agricolo,
rileva la Cia, ”sono cresciuti in maniera esponenziale in meno di due
anni, segnando un incremento record del 130 per cento. Il che significa
un costo aggiuntivo di oltre 5 mila euro ad impresa. Ecco perché è
indispensabile agire al più presto con adeguate agevolazioni e ‘bonus’
per evitare il collasso di un comparto che già sta pagando i danni del
maltempo e soprattutto la ‘patrimoniale in campo’ prevista dal governo
con l’Imu sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali”.