Riaprono le urne, affluenza in calo
ROMA
Riaperte alle 7 di questa mattina, fino alle 15, le urne per le
elezioni regionali. La giornata di domenica ha fatto registrare un
netto calo rispetto al voto del 2005: alle 22 aveva votato il 47,08% in
media nazionale rispetto al 55,96%, con una perdita di quasi 9 punti
percentuali. Il dato arriva fino al 12,4% in meno di votanti nel Lazio
ed è comunque forte nelle regioni dove il risultato appariva più
incerto: -8,2% in Piemonte, -9% in Liguria, quasi il 10% in meno in
Puglia. Cala l’affluenza anche alle provinciali. All’Aquila ha votato
quasi il 12% in meno dei cittadini.
Nella lettura dei numeri,
bisogna tener conto del fatto che quest’anno le rilevazioni vengono
effettuate dal Viminale solo per 9 delle Regioni chiamate alle urne.
Per effetto delle leggi elettorali locali, Toscana, Marche, Calabria e
Puglia hanno comunicato autonomamente i dati relativi al proprio
territorio.
Il calo dei votanti rispetto a cinque anni fa,
porterà a un calo «vistoso» dei votanti definitivi, che potrebbe
portare ad un aumento dell’astensionismo di 8, 9 o anche 10 punti
rispetto al 2005. Lo dicono alcuni sondaggisti, interpellati
telefonicamente dall’Ansa, che sottolineano come il fenomeno sia da
addebitare alla «disaffezione dalla politica». Già dopo i dati di
Mezzogiorno, che registravano rispetto al 2005 un calo di due punti dei
votanti, attestati al 12%, Nicola Piepoli si è mostrato abbastanza
sicuro:«si chiuderà con 10 punti in meno rispetto a cinque anni fa».