RICORSO ALLA MAGISTRATURA CONTRO NUOVO INGIUSTIFICATO/ILLEGITTIMO AUMENTO TANGENZIALE
NOI CONSUMATORI.it CHIEDE INTERVENTO AUTORITA’ ED ORGANIZZA ONLINE MOBILITAZIONE CIVILE
CONTRO
nuovo aumento pedaggio Tangenziale di Napoli
Un’altra penalità e l’ennesima beffa per gli automobilisti napoletani, già da anni raggirati dal pedaggio della tangenziale, unica strada urbana a pagamento in Italia, come dal caro assicurazione rca e benzina, per non parlare degli altri scandali partenopei. A questo punto considerato che si abusa della pazienza e tolleranza degli automobilisti napoletani non resta che organizzare subito una clamorosa ed adeguata protesta per l’aumento di altri 5 centesimi del pedaggio sulla Tangenziale di Napoli, annuncia l’Avv. Angelo Pisani Presidente di NoiConsumatori.it .
In virtù di pretestuose e strumentali interpretazioni dell’atto di concessione e nel silenzio generale bipartisan dei rappresentati politici ancora oggi la tangenziale di Napoli è l’unica strada d’Italia che si snoda all’interno del tessuto urbano dove gli automobilisti per transitare devono pagare un oneroso balzello, anche se percorrono solo poche centinai di meri da un’uscita all’altra. Una pretesa assurda ed ingiustificata denuncia l’Avv. Angelo Pisani continuare a pretendere ed addirittura ad aumentare indiscriminatamente il ticket per transitare, quanto da anni non vengono poste in atto, benché annunciate più volte dalla società privata che la gestisce, opere ed iniziative significative tese a ridurre, se non proprio ad eliminare i gravi pericoli e le maggiori cause di traffico ed inquinamento della città.
L’aumento a 0,70 euro rappresenta in termini percentuali circa il 8% in più rispetto all’attuale tariffa, e rappresenta solo il trampolino per arrotondare il pedaggio fino ad un euro. Considerati i passaggi effettuati quotidianamente che si attestano intorno alle 270mila vetture ai 14 caselli, con punte anche di 330mila veicoli, è facile dedurre che si tratta di un ulteriore balzello ai danni principalmente di napoletani che, per ragioni di lavoro, sono costretti ad utilizzare quest’arteria due o anche quattro volte al giorno, e di un cospicuo arrotondamento, altri quasi cinque milioni di euro in più, rispetto ai circa 60 milioni di euro che oggi la società incassa annualmente.
Tra le forme di protesta che saranno messe in campo dai consumatori per porre freno alle ingiuste pretese di pedaggio sulla tangenziale, tra l’altro principale causa d’inquinamento e traffico, oltre ad una devastante campagna d’informazione affinchè tutti conoscano la vera storia della tangenziale di Napoli, parte un appello al Ministro Di Pietro che ha illuso i napoletani con le sue le intenzioni di fine estate circa “la possibilità di un intervento d’autorità per una rivalutazione delle concessioni autostradali” e, relativamente alla tangenziale di Napoli, affermava che si trattava di “ 18 chilometri di autostrade per i quali non ci sono investimenti da affrontare. La concessione finisce nel 2036, la società prende 50-60 milioni di euro l’anno senza dover fare alcunché. Ha 460 dipendenti, è una autostrada sociale? “. Si parlò in quella occasione anche, nel rispetto delle norme del codice civile, di risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta, ma poi tutto è tramontato con l’estate anzi è arrivato addirittura un altro aumento del pedaggio per arricchire la società tangenziale. I napoletani sono davvero stufi, conclude la nota dell’Avv. Pisani, di pagare oramai dal lontano 1973 l’ingiusto balzello del pedaggio della tangenziale anche alla luce del fatto che le ingenti somme di danaro incassate dalla società che gestisce la strada servono solo a pagare gli stipendi agli oltre 460 dipendenti ed il resto a restituire le somme anticipate per la costruzione dell’arteria, che, però, in tanti anni sono state abbondantemente coperte.
Non ci sto! Ho sentito parlare recentemente di una nuova proposta del nostro amato sindaco a tal proposito: quella cioè di mettere in atto d’un colpo il temuto aumento al casello, portando l"odiato balzello" a 1 € e in più di far pagare un pedaggio aggiuntivo a chiunque entri in città senza passeggeri in auto. Abito a Varcaturo (Giugliano in Campania) e lavoro a Napoli, portando a casa un sostanzioso stipendio di ben 400 €, sufficente per pagare tangenziale e benzina…e non molto altro. Come fare per ribellarsi a tutto questo?