Rifiuti, 1750 tonnellate in strada, continuano roghi e proteste
Ancora tanti rifiuti in strada a Napoli: circa 1750 tonnellate. Solo un po’ meglio di ieri grazie ad un lieve recupero garantito dal conferimento di 1434 tonnellate nella discarica di Chiaiano e negli impianti stir di Tufino, Giugliano, Santa Maria Capua Vetere e Caivano. Ieri, intanto, ha iniziato a lavorare la task force coordinata da Prefettura e Questura con primi interventi effettuati in due importanti arterie, Salvator Rosa e Corso Umberto. In città la situazione è omogenea tranne che nella zona Orientale dove si concentrano oltre 500 tonnellate di rifiuti. Pianura, Fuorigrotta e San Carlo all’Arena, sono i quartieri più sofferenti. “Così non si può più andare avanti – afferma l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Il rischio ambientale ed igienico-sanitario è altissimo, le strade sono sporche e maleodoranti, i marciapiedi sono sommersi da sacchetti ed i cittadini sono costretti a camminare per la strada tra automobili e motorini. Dopo le promesse al vento fatte dalla Iervolino prima di Pasqua, dopo le tante illusioni fatte ai napoletani, è questa la situazione che siamo costretti a subire e di cui parla tutto il mondo! Napoli è rappresentata come la città dei rifiuti, sporca ed incivile. I danni che ha provocato l’amministrazione di Centrosinistra sono inestimabili! I cittadini sono in rivolta: le donne scendono in piazza a protestare, i cassonetti vengono bruciati durante la notte sprigionando fumo tossico. Il rischio per i napoletani è sempre più alto! Il servizio di raccolta differenziata è praticamente inesistente e il ritmo di prelievo della spazzatura è troppo lento. inoltre si continua a sversare rifiuti in discariche ormai esauste come quella di Chiaiano. Noi con i cittadini siamo stufi di questa assurda condizione dettata da scelte politiche scellerate. Chi pagherà i danni a tutti i napoletani? Chi pagherà i danni ai ristoratori ed agli albergatori? Napoli ha bisogno di cambiamento e di liberarsi da anni di malgoverno!”
rifiuti La classe politica è espressione della città e della cultura napoletana che si vuole far credere umana essa è inumana, nel corso del tempo a prodotto solo mostri quali camorra e rifiuti. L’emergenza rifiuti è figlia del totale rigetto delle più elementari regole della civile convivenza, la colpa e di ogni singolo cittadino (anche mia) che non si indigna non reagisce QUANDO LA LEGALITA’ VIENE QUODITIANAMENTE VIOLENTANTA’ IN MILLE MODI.A QUESTA SOCIETA’ DI NAPOLETANI DI IPOCRITI vi dico CHE L’EMERGENZIALITA’ COMPLESSIVAMENTE devono essere AFFRONTATE DA NOI CITTADINI NAPOLETANI ATTRAVERSO UNA MAGGIORE RISPETTO PER CIO’CHE APPARTIENE ALLA COMUNITA’. BASTA! DI GRIDARE AI QUATTRO VENTI DELLA INDEGNITA’ DELLA SITUAZIONE ODIERNA PER CERCARE DI SCUCIRE UN PO’ DI SOLDI DALLE ISTITUZIONI NAZIONALI. NON LAMENTIAMOCI AGIAMO CONTRO L’ILLEGALITA’CHE ABBIAMO TOLLERATO ED QUASI ACCETTATO COME UN MALE INELUTTABILE. INIZIAMO A ESSERE PIù CIVILI ANCHE DA COME SI BUTTA O POSIZIONA IL SACCHETTO DELLA PATTUMIERA’, NOI NAPOLETANI SIAMO UN POPOLO DI ZOZZI.