Tocca quota duemila tonnellate la quantità di rifiuti ancora in strada a Napoli. Lo rende noto l’assessore all’Igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli il quale evidenzia anche che oggi le operazioni di conferimento negli impianti segnalati dall’ufficio flussi della Regione Campania «stanno procedendo con regolarità».
Interventi straordinari di raccolta sono stati effettuati nelle zone di Chiaia e San Ferdinando in occasione della «conferenza euro-africana dedicata ai temi dell’immigrazione clandestina, la tratta degli esseri umani, il traffico di droga, e criminalità organizzata e terrorismo», in programma fino a domani all’hotel Royal-Continental.
Ieri, intanto, sono state raccolte e conferite 1017 tonnellate di spazzatura: 279 sono finite nella discarica di Chiaiano e negli Stir di Tufino, Giugliano e Santa Maria Capua Vetere (Caserta) sono state sversate rispettivamente 228, 202 e 308 tonnellate mentre l’impianto Stir di Caivano risulta praticamente fermo. La discarica di Chiaiano ha ricevuto, stanotte, circa 400 tonnellate, quasi il doppio del quantitativo accolto ieri. «Per cercare di recuperare e diminuire la quantità di rifiuti giacenti sulle strade – ha detto l’assessore all’igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli – occorre aumentare le quantità da conferire negli impianti di Giugliano e Tufino. Su su questo aspetto, la Provincia di Napoli ci ha informato che nei prossimi giorni gli orari di apertura impianti saranno ampliati, consentendo di potere sversare i rifiuti fino a tarda sera».
Sulla vicenda rifiuti interviene, in maniera tuttl’altro che morbida, l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano che, in una propria nota diffusa nel pomeriggio, afferma: «Siamo stufi di sentirci dire ogni mattina dalla Iervolino e da Giacomelli quanti rifiuti vi siano in strada, in un lamento fine a se stesso e che non porta a nulla se non a una strumentalizzazione politica dei rifiuti, come troppe volte accaduto in passato: si tratta di una
lagna cui non seguono fatti».
«Dal Comune di Napoli – sottolinea Romano – non è arrivato alcun segnale concreto per la soluzione del problema: Palazzo San Giacomo è omissivo sull’avvio di un sistema serio di raccolta differenziata. La Iervolino continua a dire che i rifiuti devono essere allocati in discariche da individuare fuori dalla provincia di Napoli: riteniamo che questa non sia la strada più idonea. Le province della Campania stanno tenendo fede all’impegno assunto il 4 gennaio scorso a Palazzo Chigi, ritirando ogni giorno 1.000 tonnellate di rifiuti provenienti da Napoli e provincia: ciò significa che la strada del confronto sta avendo risultati positivi».
«La Provincia di Napoli – spiega Romano – deve ora individuare nel proprio territorio provinciale la discarica o le discariche che servono ai fabbisogni del comprensorio partenopeo. La legge in vigore attribuisce ad essa ed ai Comuni la facoltà di individuare nuove discariche. Comprendiamo tutte le difficoltà degli enti locali, ma una soluzione va trovata». «Il presidente della Giunta regionale – dice ancora Romano – sta esercitando correttamente le proprie prerogative garantendo i flussi interprovinciali e attivando, appena le procedure saranno concluse, anche quelli extraregionali. C’è da dire che le altre tre discariche regionali (quelle di Sant’Arcangelo, San Tammaro e Savignano) sono oggetto di lavori che non consentono loro di prendere altre quantità di rifiuti oltre quelle che già ricevono».
«Insistere su questa strada significa fare dei rifiuti un oggetto di strumentalizzazione politica che non porta a nulla: tranne che chi lo esercita, attraverso un lamento costante, non ritenga che la lagna istituzionale sia più efficace delle azioni, come quelle che potrebbero servire ad ottenere una raccolta differenziata degna di questo nome», ha infine concluso l’assessore all’Ambiente della Regione Campania.
Fumata nera sulle discariche. Slitta l’intesa sul sito di Nola mentre gli impianti sono ormai saturi. La situazione è ormai diventata pesantissima. A Napoli Mergellina è invasa dai ratti e la situazione è sempre più grave nelle zone della provincia. Gli impianti sono infatti ormai saturi e i mezzi sono bloccati.
Drammatico appello del sindaco della città, Rosa Russo Iervolino al governatore Caldoro, al presidente della Provincia, Cesaro e al prefetto Andrea De Martino. Un’emergenza dietro l’altra: l’Asìa ha chiesto un maxi-risarcimento da 4 milioni di euro a Protezione Civile, Regioni e Provincia. Sono i danni subìti dall’azienda durante gli scontri a Terzigno. Oltre ai camion distrutti bisogna infatti conteggiare le spese per i fitti di nuovi mezzi, gli straordinari e i notturni pagati ai dipendenti.