Rifiuti Campania, in arrivo nuove tasse per debiti dei Comuni e società provinciali
NAPOLI (18 dicembre) – La gestione straordinaria dei rifiuti
è finita, il decreto è stato licenziato dal Consiglio dei ministri. Si
passa alla fase ordinaria con la struttura stralcio guidata dagli
uomini di Bertolaso ma ora i nodi vengono al pettine: toccherà infatti
ai Comuni il saldo dei debiti accumulati e ciò si tradurrà in una
stangata per gli enti locali che saranno costretti ad aumentare le
imposte. Le cifre dovute alla struttura di Bertolaso saranno recuperate
riducendo i trasferimenti erariali e trattenendo soldi dall’Irpef e dal
gettito delle imposte sulle assicurazioni auto.
Nei giorni scorsi c’era stato un forte pressing della Regione Campania
per individuare una soluzione soft. Inoltre, molti Comuni hanno
accumulato debiti anche nei confronti dei consorzi, una cifra che si
aggira sui 150 milioni.
Ancora, c’è il buco dei vari commissariati che si sono succeduti per un
ammontare di circa un miliardo: toccherà alla struttura stralcio
accertarli e stabilire le priorità dei pagamenti. Infine, il futuro del
sottosegretario: Bertolaso resterà alla Protezione civile ancora per un
anno.
I punti più delicati di questa fase? Il saldo dei debiti accumulati,
sui quali nei giorni scorsi c’è stato il pressing della Regione, e il
pagamento del termovalorizzatore di Acerra; il futuro dei dipendenti
dei consorzi di bacino; il decollo delle previste società provinciali.
Il capitolo più controverso: il destino dei dipendenti dei consorzi di
bacino. I problemi più gravi riguardano i lavoratori di Napoli e
Caserta. Innanzitutto bisognerà definire le reali necessità del
cosiddetto consorzione. Secondo le prime stime ci sarebbero 260 persone
in più a Caserta e 220 a Napoli. Il loro destino sarebbe estremamente
incerto: in un primo momento si era parlato di una deroga al patto di
stabilità per permetterne l’assunzione da parte degli enti locali. Ma
quest’ipotesi è saltata. Sembra invece che ci sia un fondo Inps, trenta
milioni in tutto, al quale attingere per gli ammortizzatori sociali e i
corsi di riqualificazione. Un’ipotesi sulla quale, però, si continua a
lavorare.
Le società provinciali. Per consentirne il decollo è loro assegnata una
somma pari a 1,50 euro per ogni cittadino.Subentreranno nei contratti
già in corso e gestiranno i nuovi. A loro saranno anche affidati gli
impianti che ricadono sul loro territorio con l’eccezione di quelli di
selezione e trattamento dei rifiuti di Giugliano e di Tufino che
andranno all’Asia. I costi saranno coperti integralmente dalle imposte
a carico degli utenti. Se le Province non costituiranno le previste
società saranno nominati dei commissari ad acta.