Rifiuti, clan della camorra dietro le proteste
Quattro persone, tra le quali tre donne, legate a clan camorristici del rione Torretta, sono state denunciate dalla polizia per i disordini del 12 maggio scorso in via Riviera di Chiaia, dove un gruppo di persone effettuo’ un blocco stradale rovesciando i cassonetti di rifiuti sulla carreggiata ed ostruendo la circolazione per oltre due ore.
Tra i denunciati c’e’ la cognata del pregiudicato Rosario Piccirillo, ritenuto il capo dell’ omonimo clan attivo alla Torretta, la convivente di un altro affiliato al clan, ed un pregiudicato per reati contro il patrimonio.
“E’ inconcepibile – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. La criminalità organizzata gestisce completamente la questione rifiuti sia per quanto riguarda gli sversatoi illegali sia per le rivolte dei cittadini. Diciamo basta a questo clima di illegalità che non fa altro che uccidere Napoli, una volta considerata la città più bella del mondo. I napoletani sono esasperati dalla spazzatura che aumenta ogni giorno di più i rischi per la salute e per l’ambiente. La strada da intraprendere dev’essere quella della legalità, della rivolta intelligente attraverso ricorsi dei cittadini contro i comuni inadempienti alla normativa sullo smaltimento dei rifiuti. Cosa questa che darebbe un forte segnale alle istituzioni che stanno agendo in maniera troppo lenta ed inefficiente. Dare spazio a comportamenti violenti e non rispettosi della legge non fa altro che peggiorare ancor di più la condizione in cui i partenopei sono costretti a vivere – spiega Pisani -. L’associazione NoiConsumatori è pronta ad accogliere i ricorsi dei napoletani che, secondo la direttiva vigente, in caso di mancato servizio hanno diritto a non pagare la tassa sulla spazzatura. Andremo fino in fondo per tutelare i diritti di tutti i cittadini” – conclude Pisani.