Rifiuti in Campania: arresti tra politici, professori e funzionari pubblici
La Guardia di Finanza e la Dia hanno
eseguito quindici ordinanze di custodia cautelare agli arresti
domiciliari a carico di un esponente politico, il presidente della
provincia di Benevento, del Pd, Aniello Cimitile, e di professori
universitari e funzionari della Regione Campania. L’inchiesta riguarda
le presunte irregolarità nei collaudi di numerosi impianti cdr in
Campania. I destinatari dei provvedimenti della magistratura sono i
collaudatori di questi di impianti, tra i quali alcuni docenti
universitari. L’operazione è scattata nell’ambito dell’indagine
condotta dai pm Noviello, Sirleo e Milita sulla gestione dei rifiuti a
Napoli durante la gestione commissariale.
L’inchiesta ha accertato che le persone arrestate avevano attestato
l’idoneità degli impianti quando questi erano già sotto sequestro e
avevano sostenuto la conformità del prodotto del cdr alle specifiche
del contratto, che in realtà mancava.
A tutti sono stati concessi i domiciliari. Ecco i nomi degli arrestati.
Claudio De Biasio, 45 anni, ex subcommissario di Guido Bertolaso,
responsabile unico procedimento per gli impianti Cdr di Santa Maria
Capua Vetere, Battipaglia, Casalduni e Pianodardine.
Vincenzo Naso, 57 anni: presidente della commissione di collaudo
dell’impianto di Caivano, professore ordinario della Facoltà di
ingegneria dell’Università di Napoli Federico II ed ex preside.
Giuseppe Sica, 52 anni: collaudatore impianto Santa Maria Capua Vetere, libero professionista.
Aniello Cimitile, 61 anni: presidente commissione collaudo impianto di
Casalduni, presidente della provincia di Benevento e ordinario nella
facoltà di ingegneria dell’Università del Sannio.
Oreste Greco, 73 anni: presidente commissione collaudo impianto Santa Maria Capua Vetere, professore ordinario.
Vincenzo Sibilio, 60 anni: collaudatore impianto Caivano e dirigente della Regione Campania.
Alfredo Nappo, 53 anni: collaudatore impianto Caivano, diversi
incarichi pubblici ricoperti nell’ambito di comuni delle province di
Benevento e Avellino.
Luigi Travaglione, 54 anni: collaudatore impianto Casalduni e
responsabile Ufficio tecnico del comune di Vitulazio (Caserta) e presso
il consorzio Asi di Benevento.
Vittorio Colavita, 67 anni: collaudatore impianto Cdr di Tufino,
commercialista e presidente collegio revisore dei conti del Consorzio
liquami di San Giovanni a Teduccio.
Rita Mastrullo, 52 anni: collaudatore impianto Battipaglia e ordinario
di Ingegneria alla Federico II di Napoli, dove insegna fisica tecnica.
Mario Gily, 64 anni: direttore dei lavori degli impianti di Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia, Casalduni, Pianodardine.
Giuseppe Vacca, 45 anni: direttore lavori per gli impianti di Caivano,
Tufino e Giugliano, ingegnere e direttore lavori per impianto
termovalorizzatore di Acerra.
Francesco Scaringia, 67 anni: collaudatore impianto di Battipaglia,
avvocato, direttore del settore Sport, tempo libero e spettacolo della
Regione Campania e componente di commissioni di collaudo di opere
pubbliche del commissariato per l’emergenza
idrogeologica in Campania.
Filippo De Rossi, 54 anni: collaudatore impianto Casalduni, ordinario
di fisica tecnica-ambientale alla facoltà di Ingegneria dell’Università
del Sannio di cui è preside.
Vitale Cardone, 62 anni (nei cui confronti l’ordinanza non è stata
ancora eseguita): presidente della commissione di collaudo
dell’impianto di Battipaglia, preside della facoltà di Ingegneria a
Salerno.
«I membri delle commissioni di collaudo erano designati dal
Commissariato di Governo con criteri rispondenti a logiche meramente
clientelari legate a rapporti personali e in un caso frutto di accordo
corruttivo». È il duro commento che il gip Aldo Esposito esprime nelle
motivazioni delle ordinanze di custodia emesse oggi nell’ambito
dell’inchiesta sui rifiuti.
«Tale sistema evidentemente – spiega il gip – influenzava l’opera dei
collaudatori e dei direttori dei lavori che accettavano la logica
scellerata, caratterizzante in questi anni il lavoro del commissariato,
di avallare in toto l’operato dell’Api, affidataria, al fine di portare
materialmente a compimento il progetto di gestione degli rsu (rifiuti
solidi urbani) in Campania “a tutti i costi” a prescindere dal
requisito, al contrario essenziale, della funzionalità del progetto
rispetto a quanto previsto, anche a tutela del territorio e della
salute pubblica».
Ciò «senza minimamente preoccuparsi di contestare le numerose
inadempienze emerse nel corso dell’indagine, anzi cercando in ogni modo
di occultarle, mediante il silenzio o l’adozione di atti volutamente
tesi a tacere le inadempienze». Il giudice inoltre afferma che «gli
indagati dimostravano totale indifferenza rispetto a situazioni
fattuali che avrebbero imposto rigore e astensione».
Roghi tossici tra Napoli e Caserta Appello ai turisti di tutto il mondo: Non venite a Napoli ! Estate 2009 : ogni giorno ed ogni notte nelle campagne tra Napoli e Caserta BRUCIANO RIFIUTI TOSSICI ! L’aria è irrespirabile e il cibo è avvelenato ! I nostri bambini stanno morendo tutti di tumore. Se i turisti non vengono più, forse qualcuno capirà e farà qualcosa. Help us, tourists. Don’t come in Naples ! Summer 2009 : All days and all nights Camorra BURNS TOXIC TRASH in country between Naples and Caserta. The air is unbreathable and food is poisoned. Our children die for cancer ! If tourists don’t come in Naples, maybe somebody will make something. Help us…………. don’t come in Naples and Caserta…… http://www.laterradeifuochi.it