Rifiuti in Campania: problemi con le tre linee operative del termovalorizzatore
Entro due mesi sarà operativo il passaggio dal sito
di Ferrandelle, a Santa Maria la Fossa, nuovamente a San Tammaro. “La
realizzazione di ulteriori siti sui nostri territori – spiega il
consigliere regionale del Pd Giuseppe Stellato – ed i ritardi di
funzionamento dello stesso termovalorizzatore di Acerra già fanno
sentire i loro effetti. A quanto è dato sapere il termovalorizzatore
attualmente, su tre linee operative, ne ha in funzione una sola,
peraltro in funzione non a regime per problemi
organizzativo-strutturali ancora irrisolti e che forse vedranno una
possibile definizione entro la fine dell’anno, il che vuol dire che
l’avvio della soluzione dei problemi è ancora lontana”.
“Come detto in più circostanze, – continua Stellato – la mancata
attuazione dei principi della legge regionale 4 del 2007, sta creando
non pochi problemi, anche perché il rincorrersi di ordinanze
commissariali e provvedimenti amministrativi di vario genere determina
costanti destabilizzazioni che non consentono di partire in maniera
organica ad affrontare il problema rifiuti. Insomma, nonostante i
trionfalismi da più parte propinatici, l’insipienza comportamentale
degli organi che attualmente stanno operando continua a creare solo
confusione sui territori”.
Probabilmente se si fosse consentito ai vecchi consorzi di bacino,
sotto un controllo esterno, di gestire la fase transitoria, in vista di
un accorpamento, “molti nodi sarebbero stati risolti in itinere” dice
Stellato che conclude: “Ancora una volta si è preferito partire con
strutture di notevole consistenza, segnatamente per il consorzio unico
che dovrà occuparsi di un bacino di otre tre milioni di abitanti, con
tutte le difficoltà connesse: non vorremmo dover constatare a breve
l’ennesimo fallimento dell’ennesima esperienza giocata in malo modo ai
danni del territorio e dei cittadini”.