Rifiuti, Italia deferita a Corte Giustizia Ue per discarica Malagrotta
La Commissione europea ha deciso oggi di deferire l’Italia alla Corte di giustizia per non aver rispettato le direttive Ue in materia di rifiuti, contestando in particolare la mega-discarica di Malagrotta, l’impianto di stoccaggio di immondizia della capitale che secondo il governo chiuderà a giugno.
“A causa di un’interpretazione restrittiva da parte delle autorità italiane del concetto di un sufficiente trattamento dei rifiuti, la discarica di Malagrotta a Roma e altre discariche nella regione Lazio sono riempite con rifiuti che non hanno subito il trattamento prescritto dalla legislazione Ue”, dice un comunicato dell’esecutivo di Bruxelles.
La direttiva Ue sulle discariche prevede che i rifiuti destinati agli impianti di stoccaggio debbano essere pre-trattati, cioè subire alcuni “processi fisici, termici, chimici, o biologici, inclusa la cernita, che modificano le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero”.
Secondo dati indicati dalla stessa Commissione europea, sono circa 735.000 le tonnellate di rifiuti in provincia di Roma a essere trasportate in discarica ogni anno senza subire alcun trattamento, se non quello di essere frantumati.
La disputa con la Ue va avanti dal giugno 2011, quando la Commissione inviò una prima lettera all’Italia, seguita un anno dopo da un parere motivato.
Dopo le ultime relazioni presentate dal governo – all’inizio del mese il ministro Clini ha assicurato che ad aprile finirà il conferimento di rifiuti non trattati a Malagrotta, grazie anche all’utilizzo di impianti e discariche di altre province del Lazio – la Commissione ha concluso che l’Italia resterà inadempiente fino al 2015 e ha deciso il ricorso alla Corte Ue.
Fonte: it.reuters.com