Rifiuti, minidiscariche e cave dismesse per superare l’emergenza. Ma da oggi è stop a Chiaiano
Si mette a punto il piano definitivo per il ciclo integrato dei rifiuti. Questi i punti: allungare la vita alle discariche di Chiaiano, Terzigno e Giugliano di almeno un anno, poi 4 minidiscariche per 36 mesi per smaltire un milione di tonnellate; quindi l’utilizzo di 124 cave dismesse per arrivare a fine 2013 con i termovalorizzatori di Napoli Est, Salerno e Giugliano attivi; definire i contratti per mandare in Scandinavia un po’ della nostra monnezza. Vertice Caldoro-Cesaro per le discariche.
Si stabilizzano le giacenze di rifiuti per le strade di Napoli che, fa sapere l’Asia, azienda speciale del Comune di Napoli addetta all’igiene della città, si attestano tra le 1200 e le 1300 tonnellate, più o meno lo stesso quantitativo presente nelle strade prima del week end. Una stabilizzazione, fa sapere il presidente dell’azienda Raphael Rossi, dovuta al fatto che «la domenica pomeriggio alcuni impianti sono chiusi». La situazione, però, potrebbe peggiorare perchè da oggi non si può sversare nella discarica di Chaiano. Alla mezzanotte di ieri sono state 110 le tonnellate conferite negli impianti, mentre, alle otto di questa mattina sono state 384 in tutto le tonnellate sversate. A Giugliano sono state conferite 217 tonnellate sulle 400 disponibili, a Tufino 167 su 300, mentre negli impianti di Caivano e Santa Maria Capua Vetere, al momento, non sono ancora stati sversati quantitativi. «Il problema – sottolinea Rossi – lo avremo a partire da oggi perchè non potremo più sversare a Chiaiano. L’Ufficio Flussi ci ha dato questa indicazione, ora aspettiamo di sapere dove andare». Rimangono critiche alcune zone di Napoli: tra queste, i quartieri di Fuorigrotta, Pianura, Soccavo e Ponticelli. Diminuzione, invece, per i roghi: 14, la scorsa notte, tra Napoli e provincia.