Rifiuti-Napoli, nuovo aumento Tarsu Casa di 100 metri quadri, 50 euro in più
NAPOLI
(20 aprile) – A Napoli costerà 99,64 euro a tonnellata lo smaltimento
dei rifiuti nell’anno 2010. Finora se ne spendevano 88. L’incremento
medio per ogni abitante sarà dell’8% e andrà a incidere su una Tarsu
che continua a lievitare. Per un appartamento di cento metri quadri si
spenderanno 50 euro in più all’anno. Le nuove tariffe saranno
presentate oggi alla stampa e sono state stabilite dal presidente della
Provincia, Luigi Cesaro, sulla base dei calcoli preparati dalla società
provinciale, la Sapna. Nonostante gli ultimi aumenti, i costi dello
smaltimento non sono certo tra i più cari in Italia. In Campania, però,
la Tarsu è alta e continua ad aumentare. Perché?
I motivi sono soprattutto due: l’elevato numero degli addetti (e per il
momento non sono stati ancora messi in bilancio gli stipendi dei
dipendenti dei consorzi di bacino) e i tanti che preferiscono non
pagare: la media dell’evasione in regione è del 30%, nel resto d’Italia
non si arriva al dieci.
A conti fatti, dunque, grazie agli aumenti decisi dalla Provincia, nel
2010 una famiglia che abita in un appartamento di cento metri quadri
pagherà circa 50 euro in più di Tarsu. Vediamo perché. Ferme restando
le spese per lo spazzamento (26 milioni) nel 2009 (ma la riscossione
avverrà nel 2010) il Comune di Napoli ha speso 144 euro per la raccolta
e 30 milioni di euro per lo smaltimento.
Una cifra a cui la struttura di Bertolaso era arrivata considerando i
costi dei conferimenti ai singoli impianti. Per la lavorazione negli
stir si pagano 34,8 euro a tonnellata, per il termovalorizzatore di
Acerra 51,20 euro (un costo quasi dimezzato rispetto agli impianti
dello stesso tipo grazie al Cip6), per la discarica di Chiaiano 81,05
euro, per Terzigno 77,38 euro.
Nell’anno in corso, però, il Comune pagherà 14 milioni in più per
portare la spazzatura in discarica o negli stir e poi ad Acerra.
Spenderà, quindi, un 8% in più che farà lievitare la tassa sui
rifiuti…