Rifiuti radioattivi, Pisani: "Per la sicurezza sono necessarie leggi sullo smaltimento"
L’82% dei cittadini europei vorrebbe che la gestione dei rifiuti radioattivi venga regolamentata a livello comunitario. Nel frattempo si fa sempre più profondola spaccatura che divide da una parte i cittadini che si dicono allarmati per i rischi di terrorismo e di uso improprio dei materiali nucleari, e dall’altra parte quelli che sono convinti che gli impianti nucleari possano funzionare in modo sicuro.I dati emersi oggi dal sondaggio Eurobarometro dal titolo “Gli europei e la sicurezza nucleare, pubblicato dalla Commissione Europea parlano chiaro: in Italia la percentuale di cittadini che credono che gli impianti possano essere sicuri è aumentata del 6% rispetto al 2006.
“Il nucleare è un ambito che non va preso alla leggera. E’ necessario per garantire realmente la sicurezza dei citadini che la Commissione Europea si adoperi in un’operazione di smaltimento sicuro dei rifiuti radioattivi che sono altamente pericolosi per l’uomo e per l’ambiente. Il rischio è molto alto, si potrebbero determinare enormi danni se queso tipo di energia non viene monitorata e gestita nel modo giusto”. Le parole dell’avv. Angelo Pisani, Presidente dell’ass. NoiConsumatori si mostrano d’accordo con le dichiarazioni di oggi di Günther Oettinger, commissario europeo per l’Energia, in merito alla questione del nucleare in Europa ed in Italia ed alla sicurezza dei cittadini che può avvenire attraverso l’istituzione di un ciclo di smaltiento di rifiuti radioattivi.
“I depositi per lo stoccaggio dei rifiuti del radioattivo sono ancora pochi e con l’introduzione del’energia nucleare in Europa e nel nostro Paese, è necessario incrementare queste operazioni di smaltimento del radioattivo per fornire a tutti gli italiani garanzie di tutela e sicurezza umana e ambientale” – ribadisce il Presidente di NoiConsumatori. La Commissione Europea intende proporre una normativa europea sulla gestione dei rifiuti radioattivi nella seconda metà del 2010 ed ha avviato una consultazione pubblica su tale proposta legislativa.