Riforma Istituti tecnici e professionali
Il consiglio dei ministri ha approvato due regolamenti che riformano
gli istituti tecnici e gli istituti professionali. “Le nuove norme –
spiegano al ministero – riorganizzano e potenziano questi istituti a
partire dall’anno scolastico 2010-2011 come scuole dell’innovazione”.
“Il rilancio della cultura tecnica e professionale – secondo il
ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini – è la migliore risposta
della scuola alla crisi”.
Questo rilancio della cultura tecnica e
professionale, prosegue il ministro Mariastella Gelmini , “favorisce la
formazione del capitale umano necessario per il rilancio del made in
Italy e consente una pluralità di scelte formative integrate con la
formazione professionale regionale, in contrasto con i rischi di
dispersione scolastica”.
Attualmente in Italia gli istituti
tecnici sono 1.800, suddivisi in 10 settori e 39 indirizzi. Le classi
dei tecnici sono 40.307 frequentate da 873.522 alunni. Con il nuovo
regolamento, si punta soprattutto a limitare la frammentazione degli
indirizzi, rafforzando “il riferimento ad ampie aree scientifiche e
tecniche di rilevanza nazionale”. Ma ecco nel dettaglio cosa cambierà.
I NUOVI ISTITUTI TECNICI
I
nuovi istituti tecnici si divideranno in due settori (economico e
tecnologico) e avranno un orario settimanale corrispondente a 32 ore di
lezione. Saranno ore effettive contro le attuali 36 virtuali (della
durata media di 50 minuti). Nel settore economico sono stati inseriti
due indirizzi: 1. amministrativo, finanza e marketing; 2. turismo. Nel
settore tecnologico sono stati definiti invece nove indirizzi: 1.
meccanica, meccatronica ed energia; 2. trasporti e logistica; 3.
elettronica ed elettrotecnica; 4. informatica e telecomunicazioni; 5.
grafica e comunicazione; 6. chimica, materiali e biotecnologie; 7.
sistema moda; 8. agraria e agroindustria; 9. costruzioni, ambiente e
territorio.
Più ore di laboratorio
Il
nuovo regolamento prevede lo sviluppo di metodologie innovative basate
sulla didattica laboratoriale, ovvero su una metodologia che considera
il laboratorio un modo efficace di fare scuola in tutti gli ambiti
disciplinari, compresi gli insegnamenti di cultura generale (per
esempio. Italiano e storia). Gli indirizzi del settore tecnologico
hanno inoltre i seguenti spazi di insegnamento in laboratorio: 264 ore
nel biennio, 891 ore nel triennio di cui 561 ore in terza e quarta e
330 ore in quinta.
Autonomia e flessibilità
Gli
istituti tecnici avranno a disposizione ampi spazi di flessibilità (30%
nel secondo biennio e 35% nel quinto anno) all’interno dell’orario
annuale delle lezioni dell’area di indirizzo. Questi spazi di
flessibilità si aggiungono alla quota del 20% di autonomia rispetto al
monte ore complessivo delle lezioni di cui già gode per l’anno
scolastico 2010/2011.
I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI
In
Italia, attualmente studiano in 1.425 istituti professionali 545.229
alunni, suddivisi in 25.762 classi. Esistono 5 settori di istruzione
professionale, con 27 indirizzi. Con il riordino dell’istruzione
professionale sarà riaffermata l’identità di questo tipo di scuola
nell’ambito dell’istruzione superiore e i giovani acquisiranno le
conoscenze e le competenze necessarie per ricoprire ruoli tecnici
operativi nei settori produttivi di riferimento. Gli studenti e le loro
famiglie avranno immediatamente risposte chiare sulle possibilità di
inserimento nel mondo del lavoro e sul passaggio all’istruzione
universitaria.
Gli istituti professionali si articolano in 2
macrosettori: istituti professionali per il settore dei servizi e
istituti professionali per il settore industria e artigianato. Ai due
settori corrispondono 6 indirizzi. Il Settore dei servizi si articola
negli indirizzi: 1. Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale; 2.
Servizi per la manutenzione e l’assistenza tecnica; 3. Servizi
socio-sanitari; 4. Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera; 5. Servizi commerciali. Il percorso Settore industria e
artigianato: 1. produzioni artigianali e industriali.
Ore di insegnamento
Gli
istituti professionali avranno un orario settimanale corrispondente di
32 ore di lezione. Saranno ore effettive contro le attuali 36 virtuali
(della durata media di 50 minuti). Offerta formativa Gli istituti
professionali avranno maggiore flessibilita’ rispetto agli istituti
tecnici. In particolare gli spazi di flessibilità nell’area di
indirizzo riservati agli istituti professionali, aggiuntivi alla quota
del 20% di autonomia gia’ prevista, ammontano al 25% in prima e
seconda, al 35% in terza e quarta, per arrivare al 40% in quinta.
Percorso quinquennale
Il
percorso è articolato in 2 bienni e 1 quinto anno (il secondo biennio è
articolato in singole annualità per facilitare i passaggi tra diversi
sistemi di istruzione e formazione). Gli istituti professionali
potranno utilizzare le quote di flessibilità per organizzare percorsi
per il conseguimento di qualifiche di durata triennale e di diplomi
professionali di durata quadriennale nell’ambito dell’offerta
coordinata di istruzione e formazione professionale programmata dalle
Regioni nella loro autonomia, sulla base di accordi con il ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Più laboratorio e tirocini
Stage,
tirocini e alternanza scuola-lavoro per apprendere in contesti
operativi soprattutto nel secondo biennio e nel quinto anno.
Applicazione regolamento
Per
preparare l’applicazione del regolamento sono previste misure di
accompagnamento con attività di informazione/formazione del personale
scolastico sui contenuti della riforma e con una campagna di
informazione in relazione alle scelte per gli studenti e le famiglie
per l’anno scolastico 2010/2011.