Rimborso per i risparmiatori traditi dai bond argentini e dai titoli Parmalat
Per i risparmiatori italiani coinvolti nei crac finanziari Parmalat e
Argentina ci sono delle novità. Due sentenze hanno dato ragione ad un contribuente che dovrà essere rimborsato di quanto aveva investito, poiché la banca non aveva provveduto ad informare l’utente sui reali rischi di quell’investimento.
In particolare, la prima sentenza è stata ottenuta dinanzi al Tribunale civile di
Bologna, dove ad un pensionato è stato riconosciuto il risarcimento a seguito del fatto che la propria banca aveva venduto titoli spazzatura Parmalat e Argentina per un
controvalore complessivo di 72.500 euro, senza informare l’utente dei rischi di quell’investimento.
informato il cliente in modo significativo e sostanziale, comunicando
le ragioni della inadeguatezza, in modo tale da consentire allo stesso
di rendersi conto e decidere consapevolmente: nulla riferisce l’ordine
sottoscritto circa le “avvertenze’ in concreto ricevuto, contrariamente
a quanto richiede la disposizione regolamentare, e la banca non ha
neppure chiesto di dare prova, con altri mezzi, di avere espletato fino
in fondo al proprio obbligo informativo, spiegando perchè non era
opportuno comprare titoli di quell’emittente”.
I Giudici hanno, dunque, condannato la banca a rimborsare al pensionato l’intera
somma investita, oltre agli interessi legali e al risarcimento delle
spese processuali.
Per quanto riguarda la seconda sentenza, ottenuta dinanzi al Tribunale di
Roma, il giudice ha
riconosciuto la colpa della banca che ha dato al
proprio cliente titoli ad elevato rischio senza informarlo.
“Nella
fattispecie – hanno motivato i giudici – , non riscontrandosi un’attività informativa corretta e
piena della convenuta, a seguito degli ordini di investimento ricevuti,
deve ritenersi sussistere la responsabilità della banca convenuta,
quale intermediario, sicuramente di natura contrattuale, rientrando i
doveri comportamentali di quest’ultima nella prestazione,
strutturalmente complessa, alla quale si è obbligata nei confronti del
cliente”.
Anche in questo caso, al pensionato è stato riconosciuto il rimborso di quanto investito, circa 34.000 euro.