Aumento del prezzo dei carburanti. L’Antitrust apre un’inchiesta sul sistema distributivo dei carburanti e sull’utilizzo della quotazione Platt’s. L’Authority attraverso l’apertura dell’indagine ha l’obiettivo di individuare gli elementi che possono rendere più concorrenziale il mercato dei carburanti e verificare la congruità, adeguatezza e trasparenza dell’utilizzo della quotazione Platt’s. “Un’indagine – evidenzia l’Antitrust – aperta alla luce di un livello assoluto del prezzo industriale di benzina e gasolio per autotrazione che resta costantemente al di sopra della media europea”. Secondo l’Antitrust sembrerebbero emergere fenomeni che potrebbero accrescere la concorrenza, come l’espansione della modalità di vendita self-service a prezzi inferiori rispetto al servizio e l’abbandono da parte delle società petrolifere dei prezzi raccomandati unici per tutto il territorio nazionale a favore di politiche di prezzo articolate. Soprattutto, si sono sviluppate le pompe bianche in grado di influenzare gli equilibri tradizionalmente esistenti tra le società petrolifere con prezzi di vendita particolarmente convenienti rispetto a quelli praticati sugli impianti di distribuzione tradizionali. Ed intanto continuano a registrarsi prezzi record per la benzina, soprattutto in Campania. Secondo la “Staffetta Quotidiana” nel week-end sono proseguiti su tutta la Penisola gli aumenti dei prezzi dei carburanti, e la nostra regione è in cima alla classifica, con punte di 1,636 euro al litro.
“L’Antitrust dove va aprire un’indagine già molto tempo fa. I costi che gli automobilisti devono affrontare sono insostenibili ed impensabili – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. I continui rincari non possono essere sostenuti dalle famiglie italiane soprattutto se pensiamo che il decreto Milleproroghe ha previsto anche un aumento delle accise regionali. Per le pompe bianche segnaliamo che sono davvero rare sul territorio nazionale e quasi del tutto inesistenti su quello campano e del Sud in generale. Ci auguriamo che con quest’indagine l’Autorithy possa finalmente individuare tutte le speculazioni che puntualmente vengono fatte a danno dei cittadini e che vengano puniti i responsabili. In primis le compagnie petrolifere che hanno dato il via a questo scempio economico!”