Rinnovabili, Governo approva decreto
“Neanche la mobilitazione di questi giorni di cittadini e aziende,
associazioni ambientaliste e di settore, parlamentari di entrambi gli
schieramenti, è riuscita a fermare un decreto che avrà effetti gravi e dannosi
sulle rinnovabili in Italia, visibili già nel 2011”. Edoardo Zanchini,
responsabile energia e infrastrutture di Legambiente, commenta così il decreto
legislativo sulle rinnovabili approvato oggi dal consiglio dei ministri.
“Per il solare fotovoltaico, imprenditori e cittadini sono lasciati nella più
totale incertezza. Solo chi ha già i cantieri aperti e finirà entro maggio avrà
sicurezza sugli incentivi. Da giugno entrerà in vigore un nuovo sistema con
tariffe più basse ma anche un ‘limite annuale alle installazioni’ che non darà
garanzie che vuole investire. Per eolico, biomasse e idroelettrico la situazione
è ancora più grave, visto che è prevista l’introduzione di un fallimentare
sistema di aste al ribasso, che in passato ha già dato risultati scadenti, e
solo a uno sconto sul taglio retroattivo agli incentivi, passato dal 30 al
22%”.
Legambiente sottolinea come siano stati stravolti il testo e gli obiettivi
per le fonti rinnovabili della Diretiva Europea che si doveva recepire. Per
questo chiederà alla Commissione europea di verificare la coerenza del
provvedimento Romani con gli obiettivi vincolanti al 2020 e il Piano italiano
per lo sviluppo delle rinnovabili presentato pochi mesi fa a Bruxelles.
“Le rinnovabili rappresentano una scelta strategica per l’Unione Europea –
prosegue Zanchini – con obiettivi vincolanti e puntuali verifiche dello sviluppo
nei diversi Stati. Questo decreto va in direzione opposta, toglie certezze agli
investitori ed è contro l’interesse dei cittadini italiani e del Paese. Ma la
mobilitazione ampia e diffusa dei giorni scorsi dimostra la forza delle
rinnovabili e il consenso che hanno tra i cittadini, e servirà a cambiare il
decreto nei prossimi mesi e spingere le energie pulite nei territori come unica
alternativa all’attuale, costoso e inquinante, modello energetico, e a battere
il nucleare”.