Riqualificazione di Bagnoli, previste anche nuove case popolari
L’area dell’ex caserma «Cesare
Battisti» a Cavalleggeri d’Aosta passerà presto nelle disponibilità
della Bagnolifutura, la società comunale che si occupa della
trasformazione dell’area occidentale. Il via libera è arrivato dal
ministero della Difesa che ha sbloccato un’annosa questione in sospeso
da anni. La superficie, di circa 100mila metri quadrati, è sotto il
controllo militare ma risulta praticamente dismessa da molto tempo: in
base al Piano regolatore e al Piano urbanistico attuativo dovrà
ospitare residenze popolari con attrezzature sociali e sportive,
uffici, laboratori e attività commerciali per complessivi 400mila metri
cubi. È tutto nero su bianco, in una lettera firmata dal capo di
gabinetto del ministro Ignazio La Russa che ha risposto alle
sollecitazioni venute dal capogruppo comunale di An Carlo Lamura,
componente della commissione di vigilanza sulle attività della Stu: «La
richiesta di acquisizione al patrimonio del Comune di Napoli della
caserma “Cesare Battisti” – scrive il generale Biagio Abrate nella
missiva datata 17 aprile – è stata valutata nell’ambito del più
generale processo di riorganizzazione delle strutture militari su tutto
il territorio nazionale ed esaminata nell’ambito del Comitato di
indirizzo strategico sulle problematiche delle dismissioni dei beni del
ministero della Difesa. Al termine di tali approfondimenti, essendo
emersa la possibilità di un reciproco soddisfacimento degli interessi
di entrambe le Amministrazioni, ho dato mandato alla direzione generale
dei Lavori e del Demanio, informando il sindaco Rosa Russo Iervolino,
di attivare un apposito tavolo tecnico». Il vertice è già stato
fissato: il 14 maggio si riuniranno a Roma i tecnici del ministero
della Difesa, il vicesindaco di Napoli Tino Santangelo e per la
Bagnolifutura il presidente Rocco Papa e il direttore generale Mario
Hubler. Al centro della discussione «i termini e le condizioni per
giungere alla stipula dell’atto di permuta della parte della caserma
“Battisti” di interesse dell’amministrazione comunale con un adeguato
numero di alloggi di pari valore». La restante parte resterà invece ai
carabinieri (come previsto dal Pua) e avrà anche la funzione di
presidio di sicurezza sul territorio. Durante l’incontro si lavorerà
alla stipula di un protocollo d’intesa che dovrà poi essere trasformato
in accordo di programma. Le tappe successive saranno la bonifica
dell’area dall’amianto (peraltro richiesta da una petizione popolare) e
l’avvio degli interventi. Soddisfatto del risultato ottenuto il
consigliere Lamura: «Facendo tesoro degli insegnamenti del viceministro
Adolfo Urso, che ha sempre privilegiato la concertazione e la
collaborazione istituzionale, mi sono attivato per mettere in contatto
la Stu con il ministero, che ha dato ampia disponibilità. Si tratta
dell’ennesimo segnale di una forte attenzione per la nostra città che
tutto il governo Berlusconi sta dedicando ormai da un anno a Napoli, il
cui rilancio economico passa però necessariamente per le dimissioni del
sindaco Iervolino». Il capogruppo di An propone quindi alla
Bagnolifutura di «farsi carico della costruzione di una nuova stazione
dei carabinieri e di un commissariato di polizia». Ampia disponibilità
da parte del presidente Papa: «Destineremo un congruo numero di
appartamenti al ministero della Difesa per soddisfare le esigenze
abitative del personale. Con questa operazione riqualificheremo un
pezzo di città oggi immerso nel degrado dando vita a uno dei quartieri
della nuova Bagnoli, che peraltro sarà servito dalla linea 6 della
metropolitana. Ma soprattutto in quest’area si concentrerà la maggior
parte dell’edilizia residenziale pubblica e quindi case per i meno
abbienti, per le cooperative e per l’housing sociale».