Rischia il carcere chi simula una vendita immobiliare alla moglie per pagare meno le imposte
Rischia il carcere colui che simula la vendita di un appartamento o un qualsiasi immobile alla moglie, per evitare di pagare grandi somme all’Agenzia delle Entrate, al di là se l’accertamento sia già avvenuto o meno da parte dell’Agenzia. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 25147 che ha condannato un contribuente che aveva
simulato la vendita di un suo appartamento alla società di cui la
moglie era amministratore. Ora l’uomo dovrà rispondere di reato di “sottrazione fraudolenta al pagamento delle
imposte” che è di pericolo e che si configura anche prima di una
effettiva evasione.