Risparmio energetico: 557 Comuni promuovono l’edilizia sostenibile
Il grande dibattito in corso sull’energia sta muovendo un cambiamento nel settore edilizio? E in che direzione sta andando questa innovazione, come contribuisce a cambiare il modo di progettare e costruire?
L’Osservatorio ON-RE, promosso da Cresme e Legambiente, in collaborazione con Saie Energia,
è nato proprio con l’obiettivo di rispondere a queste domande,
proponendo come punto di osservazione per guardare ai processi in corso
i Regolamenti edilizi comunali.
Ebbene l’indagine realizzata presso l’intero universo comunale ha consentito di individuare 557 Comuni nei quali si sono introdotte innovazioni che riguardano l’energia e la sostenibilità in edilizia, ovvero isolamento termico, tecnologie per migliorare l’efficienza energetica degli impianti, ricorso alle fonti rinnovabili, recupero delle acque piovane e del risparmio idrico, uso di materiali da costruzione riciclabili.
A rientrare nell’ambito di questa regolamentazione innovativa sono oltre 17 milioni di abitanti, un po’ meno di un terzo della popolazione del Paese. I quasi 560 documenti analizzati,
influenzano le strategie del risparmio energetico (passivo o
attivo), nella costruzione nel 2009 e nel solo comparto residenziale,
di 16mila edifici residenziali per un complesso di circa 82mila abitazioni.
Si stima che dal 2000 ad oggi circa 270.000 nuove abitazioni siano
state realizzate con criteri previsti da questi Regolamenti Edilizi.
La progressione cronologica della normativa comunale riflette, sia
la produzione normativa comunitaria e nazionale, sia la cultura di
strati, sempre più ampi, della cittadinanza.
Da una recente indagine del CRESME su 2.000 famiglie, è emerso che
il 79% degli intervistati ritiene che l’Amministrazione comunale sia la
principale responsabile della regolamentazione in tema di risparmio
energetico ed emissioni inquinanti, contro (il 54% che il riferimento
normativo sia l’Amministrazione centrale.