Ristrutturazioni più facili, ma l’ultima parola sull’eliminazione della Dia spetterà ai Comuni
Sostituire gli impianti o i servizi sanitari, rifare i pavimenti,
installare i pannelli solari: tutti interventi più semplici da ora in
poi e anche meno cari. Il governo, con il decreto sugli incentivi , ha
infatti deciso anche di abolire la Dia per tutti gli interventi che non
riguardano le parti strutturali delle abitazioni, e per quelli volti al
risparmio energetico. L’ultima parola sulla liberalizzazione dei lavori
interni, però, spetterà ai Comuni. Quindi prima di avviare qualunque
tipo di attività occorrerà comunque un controllo con l’ufficio tecnico
comunale.
Le novità del testo in Gazzetta –
Nell’articolo 5 del decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26
marzo, e che riguarda, appunto, l'”attività edilizia libera”, si
prevede, infatti, che si possa dare il via ai lavori senza la Dia,
“salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale
e comunque nell’osservanza delle prescrizioni degli strumenti
urbanistici comunali”. In ogni caso, poi, occorrerà rispettare le norme
antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienicosanitarie, e quelle
relative all’efficienza energetica. divieto di effettuare i lavori,
poi, in caso di vincoli paesaggisti.
Se il Comune da l’ok niente più attese e nessun obbligo di ricorrere ad un tecnico –
In sostanza, e posto che non ci siano vincoli specifici a livello
regionale, potranno essere liberalizzati gli interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria che non modifichino la struttura interna
dell’appartamento. Per essere possibili senza la Dia, infatti, non
dovranno riguardare le parti strutturali dell’edificio, e non dovranno
compare aumento del numero delle unità immobiliari, o un incremento dei
parametri urbanistici, ossia far aumentare la categoria catastale.
Tra gli interventi per i quali potrebbe non occorrere più la
comunicazione preventiva al Comune ci sono, dunque, tutti gli
interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, e quelli relativi
all’eliminazione delle di barriere architettoniche. Salvo casi
particolari, quali ad esempio l’installazione di un ascensore esterno
al palazzo, predisporre scivoli e monta scale o ascensori interni
richiede, quindi, assai meno tempo. Analogo discorso per
l’installazione di pannelli fotovoltaici e per i pannelli solari
termici, per i quali non occorre attendere i 30 giorni di scadenza
della Dia. Installazione libera anche per le aree ludiche senza fini di
lucro, compresi, quindi, i giochi per bambini, e per le opere di
pavimentazione e di finitura di spazi esterni, come, ad esempio il
rifacimento della la pavimentazione dei cortili condominiali.Per i controlli comunicazioni delle ditte interessate- Questo
nuovo sistema, però, non dovrebbe diminuire i controlli dei Comuni
sulla correttezza degli interventi effettuati e sulla sicurezza dei
cantieri di lavoro. E’ prevista, infatti, una comunicazione telematica
al comune sui lavori che si stanno eseguendo nella quale dovrà essere
indicata l’impresa alla quale è affidato il lavoro.