Ritardi record alla Circumvesuviana

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Una risposta

  1. Mariarosaria scrive:

    Circum-disagi!!! In un’epoca in cui tutti i mezzi di comunicazione ci “consigliano di utilizzare il trasporto pubblico” a causa dell’aumento dei costi di carburante e pedaggi autostradali e per la salvaguardia del pianeta, ecco cosa mi riserva LA CIRCUMVESUVIANA: – i treni sono sovraccarichi e spesso mi trovo costretta a scendere ad ogni stazione per poter permettere a coloro che sono dietro di me di uscire dal vagone, per dovervi poi risalire; – le stazioni sono in totale abbandono: c’è sempre gente che oltrepassa i tornelli elettronici senza biglietto…e gli impiegati agli sportelli “sembrano non accorgersene”; solo un paio di volte al mese, solo per qualche ora e solo nelle principali stazioni, viene schierata una “task force” di controllori che adempiono al loro dovere “tutti insieme”….effettivamente troppi per stare “tutti insieme”; – nei treni di “nuova generazione”, i tanto pubblicizzati “metrostar” la situazione è addirittura peggiore: pochissimi posti a sedere, finestrini che non si aprono, area climatizzata mai adeguata alle reali condizioni di viaggio e per di più incapacità di quasi tutti i conducenti di “frenare gradualmente”. Per cui chi non si regge saldamente ai pochi appigli disponibili, il rischio di cadere è quasi una garanzia. Dal 1° Aprile la situazione peggiorerà ancora di più, poiché sono previsti aumenti spropositati (personalmente avendo un abbonamento mensile di tipo E2 andrò a pagare un aumento di €: 4,20 al mese, passando dai vecchi € 40,90 a € 45,10). E quando si dice “oltre il danno anche la beffa”, proprio il 1° Aprile è previsto uno sciopero di 24 ore, quasi a darci il benvenuto in quella che sarà un’estate terribile, perché non oso immaginare cosa accadrà sulla linea Napoli – Sorrento, con l’arrivo della stagione turistica….il collasso è garantito. Per di più da quest’anno lo stato italiano ci ha privati perfino della possibilità di detrarre il costo degli abbonamenti dal mod. 730. Siamo così “rassegnati ai disagi ed ai disservizi” che la maggior parte dei miei “compagni di viaggio” ritiene inutile perfino far sentire la propria opinione. La mia è un’analisi sommaria, ma che spero renda conto di quello che è un malessere terribilmente diffuso.

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