Le ritorsioni in amore? Per quanto ci si possa senire feriti per la fine di una storia, eventuali reazioni anche solo verbali, del tipo ‘te la farò pagare’, possono essere multate. Parola di Cassazione che ha convalidato una multa a 800 euro, oltre al risarcimento dei danni, nei confronti di una 27enne dell’Oltrepo’ pavese, Maria A. che, piantata in asso dopo una breve relazione sentimentale con Vittorio C., nel marzo di cinque anni fa si era recata nel suo bar per dirgli ‘te la faccio pagare’.
I due ex, a quanto ricostruisce la sentenza 23218 della Prima sezione penale, erano venuti anche alle mani visto che a Maria A. è stata inflitta una condanna per ingiuria, minacce e percosse. Secondo la Cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso di Maria, le ritorsioni messe in atto “per i comportamenti privi di riservatezza lesivi della dignità femminile” che il ragazzo avrebbe avuto nei suoi confronti “durante e dopo” il rapporto sentimentale, non possono beneficiare di uno sconto di pena. La vicenda è finita due volte in Cassazione. Una prima nel 2008 su sollecitazione della Procura di Voghera che si era opposta all’assoluzione accordata a Maria A. dal Giudice di pace di Casteggio. Un anno dopo è scattata la multa per Maria condannata pure al risarcimento dei danni causati all’ex partner. La Suprema Corte ora ha condannato definitivamente Maria A. alla luce delle dichiarazioni dell’ex partner “dettagliate e coerenti” che hanno trovato “piena conferma non solo nelle dichiarazioni dei testi oculari ma anche nelle parziali ammissioni dell’imputata che ha riconosciuto di essere stata molto adirata”.