Rivelazione choc del settimanale l’Espresso : “C’è un rapporto nascosto da mesi nei cassetti della Regione Campania. Si chiama Sebiorec, ed è uno dei più imponenti studi epidemiologici con biomarcatori mai fatti in Italia. Dice che c’è diossina cancerogena nel sangue di napoletani e casertani, c’è troppo arsenico nell’acqua e non mancano, in alcuni comuni, i velenosi Pcb. Ma niente panico, il rapporto si cautela: i livelli di esposizione non sono tali da giustificare uno stato d’allarme sanitario”. Quanto riportato dal giornale si riferisce ad un rapporto, risalente al 2007, formato da migliaia di pagine di risultati di analisi e test clinici. “Spulciando il rapporto e i suoi faldoni nelle pieghe – prosegue il settimanale – non tutti i dati sono così tranquillizzanti come sembra. Il rapporto parla espressamente di presenza di quella diossina chiamata tipo Seveso, la più pericolosa tra le diossine, e la associa al consumo di mozzarella e verdure. Nel quartiere di Pianura c’è più diossina che nel resto della regione». “Se i livelli medi di diossine e metalli pesanti riscontrati – si legge – sono simili a quelle di altre realtà nazionali ed europee, ci sono molte differenze tra zone e comuni. Priorità “alta” per la presenza di arsenico a Villaricca e Qualiano, e “media” a Caivano e Brusciano, sempre per l’arsenico, a Giugliano, dove gli scienziati segnalano un primato per il mercurio, e a Napoli, zona Pianura, per la diossina tipo 2,3,7,8-Tcdd, quella più pericolosa”.
Sulla scoperta choc interviene il Presidente dell’associazione NoiConsumatori, l’avvocato Angelo Pisani, che si dice “preoccupato per i dati e le indiscrezioni che il settimanale ha pubblicato”.
“Le rivelazioni de L’Espresso – commenta Pisani – mettono sotto i riflettori una situazione estremamente grave. L’inquinamento delle nostre terre e le contaminazioni dovute alle discariche di rifiuti tossici sono, a nostro avviso, una delle cause fondamentali che hanno provocato questo totale disastro. Le istituzioni, e la presidenza Bassolino a suo tempo, non hanno mai reso noto quanto è scritto in quei faldoni e, cosa ancor più grave, non hanno mai preso provvedimenti per la tutela dei cittadini. Non a caso proprio nei territori citati dal giornale, negli ultimi anni si è registrato un aumento vertiginoso di tumori ed altre patologie gravi. Chiediamo alle autorità di indagare sul rapporto e di prendere immediati provvedimenti per la tutela dei consumatori. Pretendiamo la chiarezza e la trasparenza delle informazioni, non è possibile che i cittadini siano rimasti allo scuro di tutto!”