Roma, di nuovo intossicati nella scuola
della scuola Don Paolo Albera, nel quartiere Don Bosco. Evacuati
trecento alunni. La struttura era stata chiusa per due mesi, da quando
il 25 ottobre scorso, una bidella e di alcuni bambini delle elementari
avevano accusato sintomi di soffocamento, eritemi e rash cutanei.
Secondo i tecnici dell’università di Perugia potrebbe trattarsi di un
acaro, il “Tideus Molestus” che si annida tra il tetto e l’intonaco
Ancora venti bambini intossicati alla scuola Don Paolo Albera nel
quartiere Don Bosco. Evacuati trecento bambini. La struttura era stata
riaperta dopo più di due mesi di chiusura a causa dell’intossicazione,
avvenuta il 25 ottobre scorso, di una bidella e di alcuni bambini delle
elementri (leggi). Tra ieri ed oggi altri venti casi , tutti con gli stessi sintomi d’allora. Sintomi di soffocamento, eritemi e rash cutanei.
“Siamo preoccupati per questa situazione – racconta il dirigente
scolastico Maria Antonietta Damiano – abbiamo dovuto trasferire 300
bambini negli altri complessi del distretto, dopo che mi sono assunta
la responsabilità di chiudere il secondo piano, quando la Asl aveva
detto che non c’erano rischi per le persone, purtroppo – continua la
preside – il dipartimento non ha fondi per una bonifica completa della
scuola”.
Le analisi svolte dal personale scentifico dei
vigili del fuoco, insieme ai tecnici ed ai chimici dell’università di
Perugia avevano escluso, che a causare le intossicazioni potevano
essere stati i detersivi. La causa più probalile, secondo l’università
di Perugia, potrebbe essere un acaro il “Tideus Molestus” che si annida
tra il tetto e l’intonaco.