Ru486, cinque ospedali pronti alla distribuzione
Completata l’indagine della Regione, ecco la mappa degli ospedali
pronti a introdurre la pillola Ru486. C’è almeno una struttura per ogni
provincia: hanno detto sì all’aborto chimico più della metà dei centri
di interruzione di gravidanza operativi in Campania. A Napoli in prima
fila cinque presidi: Cardarelli, San Paolo, Loreto Mare e i due
Policlinici. Interesse al farmaco anche all’Elena d’Aosta, responsabile
del centro di interruzione di gravidanza è il dottore Lucio Larocca che
spiega: «Assicuriamo 48 aborti al mese, 576 all’anno. Ma effettuiamo
l’intervento all’interno dell’ospedale San Gennaro anche se tutte le
fasi, precendenti e successive all’operazione, avvengono all’Elena
d’Aosta». Di qui i problemi tecnici per praticare l’aborto chimico in
regime di ricovero come richiesto dal ministro della Salute Maurizio
Sacconi. «Gli interventi con la tecnica tradizionale sono effettuati in
regime di day surgery – chiarisce Larocca – Ciò significa che la
paziente può fare ritorno a casa dopo poche ore». L’assessorato
regionale alla Sanità che ha promosso la prima indagine conoscitiva
sulla Ru486, intanto, registra grande attenzione per le modalità
alternative di aborto anche nell’area a nord di Napoli: pronti a
introdurre la Ru846 tutti gli ospedali dell’Asl, dal presidio di
Giugliano a quello di Pozzuoli, ma anche il reparto di ginecologia e
ostetricia di Frattaminore e le strutture di Ischia e Procida. I
vertici dell’Asl Napoli 3 Sud, che abbraccia i Comuni da San Giorgio a
Sorrento, si sono invece limitati a garantire che la pillola sarà
disponibile in almeno una struttura, senza precisare subito quale.
Un’adesione di massima è arrivata dall’Asl di Salerno, che assicura
l’assistenza da Nocera Inferiore a Vallo della Lucania. Sì alla
pillola, invece, dagli ospedali Ruggi d’Aragona di Salerno, Rummo di
Benevento, Moscati di Avellino e dall’ospedale civile di Caserta.