Sakineh non è stata giustiziata: la situazione resta pericolosa
Sakineh Mohammadi Ashtiani non e’ stata giustiziata. Lo ha detto all’ANSA la portavoce del Comitato internazionale contro le esecuzioni, Mina Ahadi. ”La signora Ashtiani non e’ stata giustiziata oggi, ma per lei la situazione rimane pericolosa”, ha detto Ahadi, secondo cui”le pressioni dei governi europei sul regime di Teheran” hanno contribuito alla decisione del governo iraniano. Sakineh Mohammadi Ashtiani è ancora sotto “la minaccia di un’esecuzione imminente” e per questo la “protesta globale” in suo favore deve continuare, ha sottolineato successivamente in un comunicato il Comitato internazionale contro le esecuzioni. “Le proteste globali sono riuscite per il momento a impedire l’esecuzione”, si legge nella nota: “Tuttavia, la minaccia di un”esecuzione imminente rimane”. Nel comunicato, il Comitato sottolinea che “milioni (di persone) a livello mondiale si sono mosse immediatamente e hanno inviato lettere di protesta alla Repubblica islamica di Iran e ad altri governi chiedendo un’azione immediata”. Numerosi governi, “inclusi quelli francese, italiano, svedese, americano, oltre al Parlamento europeo e all’Unione europea – prosegue la nota -, hanno risposto immediatamente e hanno chiesto che la sua esecuzione fosse fermata”. Inoltre, osserva il Comitato, ieri “ci sono state alcune dimostrazioni, incluse quelle di Berlino, Bruxelles, Londra, Parigi, Roma e Washington”. “Ancora una volta – secondo il Comitato -, la Repubblica islamica di Iran ha visto la diffusa reazione globale alla sua decisione di giustiziare la signora Ashtiani e non ha proceduto all’esecuzione”. Tuttavia, sottolinea il comunicato, “l’esecuzione della signora Ashtiani è ancora imminente”: “potrebbe essere giustiziata in qualsiasi momento”. Per questo, conclude la nota, “chiediamo che la gente continui con le proteste, facendo pressione sui governi e sulla Repubblica islamica di Iran”.