Saldi, al via sabato 2 luglio. Come bisogna comportarsi per evitare le truffe? Ecco i consigli di NoiConsumatori
Data unica per l’avvio dei saldi che partiranno su tutto il territorio nazionale il 2 luglio. Secondo le stime di Confcommercio ogni famiglia spenderà, in media, per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo, 274 euro per un valore complessivo di circa 4,1 miliardi di euro. L’acquisto medio di prodotti a saldo per persona sarà di 114 euro. Sulle 25,1 milioni di famiglie italiane, più della metà (15,1 milioni) acquistano prodotti a saldo.
“Attualmente la situazione dei consumi in Italia, in particolare per i settori dell’abbigliamento e delle calzature, non è facile – commenta l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori -. A causa dai picchi dell’inflazione e dei tanti aumenti dei beni, per quest’anno abbiamo ragione di credere che la stagione dei saldi non sia particolarmente fiorente per i negozianti ma ci aspettiamo un tenore quanto meno non inferiore rispetto ai ricavi dell’anno scorso”.
NoiConsumatori ricorda ai cittadini che “il commerciante ha sia dovere di indicare oltre al prezzo scontato anche quello originario di vendita, ovvero quello di partenza, e sia l’obbligo di cambiare il capo acquistato se questo risulta danneggiato o non conforme. Negli altri casi la possibilità del cambio è a pura discrezione del titolare del negozio”.
“Fare attenzione ad etichette e cartellini. Gli articoli devono sempre avere l’etichetta che attesti la composizione, la qualità del prodotto e la manutenzione basilare per evitare danneggiamenti. E’ necessario avere un occhio aperto anche per tutti quei negozi che propongono sconti esorbitanti ed indicano a priori l’impossibilità di effettuare una sostituzione – spiega Pisani -. In caso di prodotto difettoso il diritto di recesso può essere esercitato entro 10 giorni dall’acquisto del bene, per cui è estremamente importante conservare sempre lo scontrino. Inoltre è fondamentale sapere che la dicitura saldi viene applicata esclusivamente agli articoli della stagione che sta finendo. Quindi non possono essere considerati in saldo tutti quei prodotti che erano di moda l’anno scorso, quelli sono i resti di magazzino. Infine è bene tenere a mente – conclude Pisani – che il pagamento con carta di credito può avvenire solo se nell’esercizio commerciale è esposto in bella vista l’adesivo che ne attesta la convenzione”.